“Il governo regionale spieghi quali sono i motivi che non hanno ancora consentito l’istituzione del Parco archeologico di Siracusa, nonostante siano trascorsi ben 15 anni da quando l’area è stata inserita nell’elenco di quelle da destinare a zona archeologica protetta”.
Lo dichiara l’esponente dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci, che ha presentato un’interpellanza al Presidente della Regione e all’Assessore ai Beni culturali, per sapere se non ritengano improcrastinabile provvedere all’istituzione del parco, “eliminando in via definitiva qualsiasi inutile pastoia burocratica che ne impedisca la nascita, così da avere finalmente una istituzione che tuteli questi tesori archeologici che tutto il mondo ammira”.
“Era il 26 marzo 2001 – spiega Musumeci – quando l’Assessorato regionale dei Beni culturali pubblicava le “Linee Guida dei parchi archeologici siciliani” con cui venivano individuate sedici aree da destinare a nuove zone archeologiche protette, tra le quali risultava quella di Siracusa. Con D.A. 623 dell’11 luglio 2001, poi modificato ed integrato con D.A. 1142 del 29 aprile 2013, il sistema dei Parchi archeologici siciliani è stato rimodulato e avviato alla piena esecuzione”.
“Nonostante siano trascorsi ben 15 anni dall’inizio dell’iter di istituzione del Parco archeologico – aggiunge – nulla è stato fatto al di fuori di innumerevoli lettere, comunicazioni rientranti nell’imbarazzante burocrazia regionale. Unico risultato ottenuto è che la zona di Siracusa, conosciuta in tutto il mondo come patria dell’archeologia greco-romana, non riesce ad avere un Parco archeologico che tuteli i propri tesori”.