Con il parcheggio Talete chiuso per i lavori agli impianti elettrici ed anti incendio, che dovrebbero durare poco più di due settimane, il Comune di Siracusa non ha ancora una soluzione per risolvere il problema dell’ingresso con le auto in Ortigia, il centro storico della città.
La struttura, ricavata su un tratto di costa di Ortigia, ha una capienza di circa 350 auto e fino ad oggi è stata la valvola di sfogo per la viabilità nel centro storico, dove nel fine settimane vige la Zona al traffico limitato.
Dunque, se il Talete non può essere usato in che modo sarà regolamentata la mobilità? Come sarà garantito l’accesso?
L’amministrazione, in queste ore, sta vagliando varie soluzioni ma il tempo a disposizione è davvero risicato, del resto il week end è alle porte ed Ortigia rappresenta il cuore pulsante della movida siracusana, senza contare che il 3 luglio avranno inizio le rappresentazioni classiche al Teatro greco e dopo gli spettacoli la tappa ad Ortigia è praticamente obbligata.
A partire da domenica ci saranno sei bus dell’Ast per raggiungere Ortigia e questo nuovo servizio, che durerà fino al 15 ottobre, potrebbe togliere molte castagne dal fuoco ma non tutte.
Tra le ipotesi al vaglio del Comune c’è quella di un parcheggio alternativo, da ricavare in un’area abbastanza vasta da contenere un buon numero di auto. Nel 2000, quando si verificò il cedimento del Ponte umbertino, in quel periodo unico ingresso nell’antica isola, l’allora amministrazione, guidata da Titti Bufardeci, utilizzò il piazzale IV Novembre, nella disponibilità della Capitaneria di Porto ma questa soluzione sembrerebbe impraticabile.
In quello stesso periodo, però, Siracusa sperimentò, per la prima volta, la chiusura totale al traffico delle auto del centro storico, garantendo gli spostamenti con delle navette. La giunta Italia potrebbe pure volgere lo sguardo al passato e magari procedere in questa direzione, d’altra parte venti giorni non sono una eternità.