Dopo il pronunciamento della Regione che ha deciso di porre fine al contenzioso con il Comune di Siracusa sul parcheggio Talete, in Ortigia, il Comitato Levante libero torna a chiedere le demolizione della struttura in cemento armato.
Per il portavoce del movimento, Giuseppe Implatini, il Comune non ha più l’alibi del giudizio e dei soldi che avrebbe potuto perdere (Il Governo dell’isola ha rinunciato a circa 10 milioni di euro) dietro il quale si era trincerato motivando la sua scelta di non voler procedere all’abbattimento del parcheggio.
Il processo era scaturito dalla circostanza che la Regione, dopo il sisma del 1990, aveva dato al Comune circa 20 miliardi di lire sotto forma di finanziamento per opera di protezione civile al fine di realizzare un parcheggio in Ortigia ed un collegamento con la terraferma, nella fattispecie allo Sbarcadero di Santa Lucia, attraverso un tunnel sottomarino. Si realizzò il primo ma non il secondo, per cui la Regione chiese il rientro di quel finanziamento.
“La notizia, dunque, della possibile rinuncia da parte della Regione Siciliana alle pretese impone grande attenzione; in attesa dei dettagli che arriveranno nei prossimi giorni da Palermo è fondamentale al fine di evitare altri sbagli, ritrovare le condizioni per rimettere insieme le energie utili, ricreare le condizioni per la nascita di un tavolo di progettazione capace, a partire dalla demolizione dell’orrenda copertura del parcheggio, di ripensare celermente tutta quell’area del lungomare di levante con un progetto di riqualificazione complessivo, in grado di restituire alla città il suo naturale rapporto con il mare”.
Con i circa 400 posti auto, il parcheggio, però, rappresenta un elemento chiave nella mobilità del centro storico. E’ questa la ragione per cui l’amministrazione comunale insiste nel volerlo preservare, anzi ha dato il via libera ad un progetto, dal costo di circa 60 mila euro, per il recupero dell’opera.