Infuria una polemica a Sortino dopo che una panchina, ricavata a Largo Falcone e Borsellino, è stata pitturata con i colori dell’Arcobaleno per sostenere i diritti della comunità Lgbt e l’approvazione del Ddl Zan.
Non vuole saperne di lasciarla in quel modo il segretario provinciale di Riva Destra, Sebastiano Bongiovanni, che, in una lettera, inviata al presidente del Consiglio comunale ed al sindaco di Sortino ha chiesto che quella panchina venga ripitturata. “Non c’entra nulla l’omofobia, dico solo che la realizzazione – spiega il leader provinciale di Riva Destra – di colori del Pride su una panchina viola la legge in materia perché i colori ufficiali del Pride non possono essere applicati nei luoghi pubblici, sia come bandiera che colorazione sulle panchine pubbliche o quant’altro, essendo appunto pubbliche, pertanto a carattere neutrale”.
Secondo il segretario provinciale di Riva Destra, la sua protesta non è legata al mancato riconoscimento dei diritti per la comunità Lgbt, quanto alla violazione di una norma, quella “sull’esclusivo utilizzo delle bandiere istituzionali, quella italiana, quella dell’Unione Europea oltre a quella di altre Nazioni in determinati casi”, per cui “non è accettabile che il Comune prenda deliberatamente un provvedimento contra legem specie se non autorizzato e non autorizzabile”.
“Chiediamo formalmente al presidente del consiglio comunale di sollecitare la giunta affinché la legge sia rispettata dal Comune di Sortino affinché venga ristabilito lo stato dei luoghi e che si vaglino eventuali provvedimento nei confronti della stessa Associazione per l’iniziativa assunta a carattere privato” aggiunge Bongiovanni.