Gli agenti di polizia hanno arrestato un giovane di 29 anni, originario della Tunisia, per violenza sessuale ai danni di due donne, anch’esse straniere.
La vicenda, secondo quanto emerso nella ricostruzione della Questura, è avvenuta il 14 ottobre scorso, giorno in cui le due vittime si trovavano davanti ad una scuola, in attesa dell’uscita dei loro figli. Stavano chiacchierando, come spesso capita tra mamme ma quel giovane, dopo averle viste, si sarebbe avvicinato allo scopo di aver un approccio con entrambe.
Le sue intenzioni non sarebbero state per nulla pacifiche, anzi sarebbe passato alle spalle delle due donne ed a quel punto le avrebbe palpeggiate. Le vittime hanno provato a respingerlo ed il 29enne, che avrebbe voluto continuare nel suo osceno piano, è stato messo in fuga anche per via delle urla della vittime, che hanno attirato l’attenzione dei passanti.
Il tunisino si è dileguato, facendo perdere le sue tracce mentre le mamme si sarebbero presentate negli uffici del commissariato per la denuncia. Nel corso della loro deposizione, avrebbero descritto quanto era accaduto davanti alla scuola dei loro figli, inoltre, cosa più importante, avrebbero fornito le descrizioni del loro aggressore.
Un identikit abbastanza preciso, infatti gli agenti di polizia sarebbero riusciti ad identificarlo: le carte sono state trasferite al palazzo di giustizia di Siracusa e così i magistrati della Procura hanno chiesto l’emissione di un provvedimento cautelare nei confronti del 29enne.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa ha firmato l’ordine di carcerazione e con quell’atto in mano gli inquirenti si sono messi alla ricerca dell’indagato, che, frattanto, era scappato da Pachino.
E’ stato rintracciato nelle ore scorse a Palagonia, nel Catanese, ed è qui che gli è stato notificato il provvedimento. Il giovane, come disposto dal gip di Siracusa, è stato condotto in carcere, in una cella del penitenziario di contrada Cavadonna, a Siracusa.
Contestualmente, gli agenti di polizia hanno eseguito a Pachino un’altra ordinanza di arresto nei confronti di un nigeriano di 28 anni per aver picchiato la moglie con calci e pugni: è in carcere.