Negli anni sono stati fatti passi in avanti per l’eliminazione delle barriere architettoniche per consentire a tutti di muoversi senza ostacoli. A Siracusa si è tornati nel Medioevo della civiltà dopo la sistemazione di alcuni paletti legati con delle catene all’ingresso del ponte di Santa Lucia che consente l’ingresso in Ortigia.
La scelta del Comune
Uno stratagemma voluto dall’amministrazione comunale per impedire l’ingresso dei conducenti di moto e scooter lungo il passaggio pedonale negli orari in cui vige la Ztl senza essere visti dall’unica telecamera che controlla chi entra e chi esce.
“Perché non montare una telecamera?”
“Ma non era meglio montare un’altra telecamera per tenere controllo quel passaggio, invece di creare un ostacolo per chi si muove su una carrozzina?” si domanda Maurizio Caliò, noto imprenditore siracusano. In effetti, facendo una gimcana tra quei paletti qualcuno sulla sedia a rotelle è riuscito a passare, come emerge in un recente video postato sui social e pubblicato la settimana scorsa su BlogSicilia.
Le carrozzine voluminose non passano
“Peccato che ci sono carrozzine più voluminose – dice l’imprenditore siracusano Maurizio Caliò – per cui questo slalom tra i paletti è perfettamente inutile. Bisogna capire che non tutte le sedie a rotelle sono uguali e soprattutto snelle, per cui si tratta di una scelta del tutto discutibile. E poi bisogna considerare un altro aspetto: cosa faranno le mamme o i papà con i passeggini con dentro i figli quando si troveranno di fronte questo ostacolo? Dovranno sollevarli? O magari provare ad entrare nella parte riservata alle auto? Francamente, non capisco, ribadisco che sarebbe bastato piazzare un’altra telecamere a sorveglianza del passaggio pedonale. Invece, in questo modo si creeranno delle file lungo il passaggio pedonale”.
La scelta del Comune, nell’ottica di contenere l’ingresso selvaggio delle moto e degli scooter, è, dunque, molto contestata, come emerge in altri commenti sui social. “Complimenti a tutta l’amministrazione siracusana, nonché alla squadra di ingegneri e tecnici vari per aver brillantemente risolto il problema delle barriere architettoniche, innalzandole invece di abbatterle”.
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