Sarà a Siracusa domani alle 18 all’hotel Villa Fanusa l’ex presidente del Pd, Matteo Orfini, leader nazionale della corrente nota con il nome dei Giovani turchi. Si tratta dell’area a cui appartiene il deputato nazionale ed segretario del Pd Sicilia, Fausto Raciti, che, nelle settimane scorse, ha “benedetto” l’ingresso del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ex di Forza Italia. “Il Partito democratico tra vocazione maggioritaria e politica delle alleanze” è il tema dell’incontro di domani.
La presenza di Orfini, che sarà accolto dal capo della corrente siracusana, Marco Monterosso, avallerebbe l’adesione del primo cittadino del Comune industriale, che sta, comunque, dividendo il Partito democratico, alle prese con la composizione non solo delle liste per le Politiche ma soprattutto di quelle per le Regionali.
L’arrivo di Carta ha sparigliato le carte: la sua possibile candidatura all’Ars non è affatto ostacolata dall’orlandiano Marziano ma è contestata dall’area Dem di Gaetano Cutrufo in merito ad aspetti procedurali, legati allo Statuto del Pd, e dal presidente del partito, Paolo Amenta.
L’altra questione calda è l’elezione del nuovo segretario del Pd dopo le dimissioni, avvenute il primo luglio, di Salvo Adorno. Il primo di agosto ci sarà l’assemblea per individuare il nuovo capo del Partito democratico ma se non si riuscisse a raggiungere la maggioranza si costituirebbe un coordinamento. Frattanto, alcune correnti starebbero provando a chiudere la partita lunedì prossimo: l’area Dem di Cutrufo spinge per Giovanni Giuca, gli orlandiani di Marziano per Glenda Raiti.
Marco Monterosso, leader degli orfiniani a Siracusa, ritiene che, in merito all’elezione del nuovo segretario, serva un momento di riflessione, per cui ipotizza la soluzione del coordinamento.
“Ho sentito dire di varie candidature – dice a BlogSicilia Marco Monterosso – ma non credo che, al momento, ci siano le condizioni per eleggere il nuovo segretario. Il partito è frammentato: nello scorso congresso, Adorno vinse con uno scarto risicatissimo ed a distanza di due anni la situazione non è cambiata. Per noi, la soluzione migliore è rappresentata da un momento di riflessione per affrontare meglio altre questioni, anch’esse delicate, come le elezioni Politiche ed a seguire le consultazioni regionali”.
“Forse, sarebbe meglio puntare – aggiunge a BlogSicilia Marco Monterosso – su un comitato provvisorio anche perché si tratterebbe di una opzione più logica e meno traumatica. Peraltro, garantirebbe pari dignità a tutti. Noi non abbiamo avanzato alcuna candidatura, certo se poi si riuscisse ad individuare un segretario unitario non ci sarebbe alcun problema, di certo non serve andare, ancora una volta, ad una contrapposizione”