Si chiama Luca Di Noto, 31 anni, originario di Floridia, nel Siracusano, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella tarda mattinata di oggi in un’azienda metalmeccanica in contrada Targia, a Siracusa. L’uomo, sposato e con due figli, è rimasto schiacciato da un macchinario ed è deceduto praticamente su colpo.
Le indagini del Nictas
La Procura di Siracusa ha disposto il sequestro nell’area in cui si è verificato l’incidente, su cui è al lavoro il personale del Nictas della Procura, specializzato in infortunistica del lavoro. E’ la seconda tragedia che colpisce Floridia, infatti nelle settimane scorse è deceduto Vito Bugliarello, il 32enne che, per salvare due minori finiti in mare, si è gettato in acqua nel tentativo di soccorrerli salvo poi morire.
“Piangiamo nuova vittima del lavoro” dice Uil
“Siamo certi che magistratura e forze dell’ordine accerteranno sino in fondo quali sono le cause dell’incidente mortale verificatosi oggi a Siracusa. Noi, però, chiediamo che anche le istituzioni politiche facciano la propria parte e non qualche misura-spot. Intanto, piangiamo questa nuova vittima del lavoro e ci stringiamo ai suoi familiari, cui assicuriamo sin d’ora massimo sostegno sindacale e legale”.
Lo afferma Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Dedichiamo all’operaio trentunenne di Floridia deceduto stamane in contrada Targia, al quarantottenne morto appena due giorni fa a Palermo e agli altri caduti del lavoro le nostre giornate di mobilitazione che la Uil insieme con Cgil e Cisl sta promuovendo in tutta Italia per chiedere al Governo, tra l’altro, interventi concreti per la prevenzione e la sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, nei campi”.
“Rivendichiamo stessa attenzione – aggiunge al sistema delle imprese, per questo siamo accanto alla Uilm siracusana e al suo segretario Giorgio Miozzi che in queste ore ha ribadito agli esponenti di Finmeccanica la necessità della firma di un contratto integrativo nel quale sia prioritaria la tutela della salute e della vita dei lavoratori. Siamo grati, peraltro, a Giorgio Miozzi per essersi immediatamente recato sul luogo della tragedia a far sentire la presenza, la rabbia e il dolore di tutta la nostra organizzazione”.
“Sicurezza lavoro prioritaria”
“Non ci stancheremo mai di ribadirlo – dicono Antonio Recano, Angelo Sardella e Giorgio Miozzi, rispettivamente segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm – perché la questione sicurezza deve essere prioritaria. Ne abbiamo parlato nel recente integrativo provinciale, occorre fare formazione e sensibilizzare sempre di più le aziende perché non è possibile assistere a continui decessi sui luoghi di lavoro. Lo abbiamo ribadito anche nell’incontro con Federmeccanica e Confindustria e non vorremmo che i nostri appelli restassero inascoltati. Parliamo di vite umane e di lavoro. Non ne possiamo più”
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