La Solesi Spa, impresa siracusana che opera nel campo delle costruzioni civili e industriali, è stata condannata a pagare due milioni di euro dal Tribunale del lavoro danese come multa per omissione dei versamenti imposti dal contratto collettivo nazionale danese per lavoratori assunti in Italia. Una sentenza non appellabile nell’ambito del sistema giudiziario danese.
Per questo motivo la Solesi Spa, fondata nel 1979, che oggi impiega 200 dipendenti in cantieri in Italia ed in tutta Europa, si è rivolta al giudice del Tribunale di Siracusa per bloccare questa richiesta dei sindacati. L’udienza per il disconoscimento della sentenza danese si terrà il 30 maggio. “Nel 2013 – spiega l’amministratore delegato di Solesi, Paolo Augliera – la Solesi si è aggiudicata una commessa per opere edili all’interno della raffineria in Danimarca.
Come accaduto per le altre commesse in Europa, la Solesi ha impiegato lavoratori regolarmente assunti in Italia, correttamente remunerati e con versamento di tutti i contributi previdenziali secondo la legge Italiana (Inps, Inail, Cassa Edile, Prevedi). Il sindacato danese 3F ha preteso il pagamento di somme non dovute. Noi abbiamo pagato regolarmente le tasse come società ma il costo del personale lo abbiamo in Italia”.
Solo 4 gli operai iscritti al sindacato danese. Quest’ultimo, secondo l’azienda siracusana, avrebbe messo in atto anche una campagna denigratoria con articoli “volti a far intendere che la Solesi utilizzi metodi mafiosi e che i lavoratori siano sottopagati”. Augliera ha spiegato che la condanna è in difformità “al principio costituzionale di legalità, alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
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