E’ stato condannato in via definitiva a 7 anni ed 8 mesi di reclusione con l’accusa di omicidio stradale Angelo Runza, 23 anni, rosolinese.
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza pronunciata dai giudici della Corte di Appello di Catania nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca, responsabile dell’incidente mortale avvenuto sulla Rosolini-Ispica nella notte tra il 18 ed il 19 gennaio del 2019 in cui persero la vita Cristian Minardo, 22 anni, la sua fidanzata, Aurora Sorrentino , 22 anni e la madre della ragazza, Rita Barone, di 54, tutti di Rosolini.
Le vittime, secondo le ricostruzioni dei carabinieri e della Polizia municipale, si trovavano a bordo di una Toyota Yaris mentre Angelo Runza era alla guida di una Fiat Punto. Nella tesi dei magistrati della Procura di Ragusa, le responsabilità dello schianto pendono dalla parte del giovane, infatti nelle ore successive all’incidente Runza, rimasto ricoverato per settimane all’ospedale Cannizzaro di Catania, risultando positivo al test dell’alcool.
Nell’aprile scorso, prima che la Cassazione si pronunciasse, la madre di Aurora Sorrentino scrisse al ministro della Giustizia, Marta Cartabia. La donna, in un passaggio della lettera, aveva chiesto comprensione e poco dopo aver ricevuto la missiva la Cartabia chiamò al telefono la donna, manifestandole la sua solidarietà e vicinanza, “come ministro e come madre”.