Il deputato nazionale di Italia Viva, il palermitano Michele Anzaldi, ha chiesto di sospendere le procedure per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Il motivo, secondo il parlamentare siciliano, consiste in un ricorso al Tar del Lazio “in merito alle presunte irregolarità sull’aggiudicazione del concorso di idee attraverso il quale è stato affidato l’incarico per la progettazione”.
L’iter per l’ospedale
Eppure, l’iter per l’ospedale prosegue, infatti nei giorni scorsi, come fatto sapere dal prefetto, commissario dell’opera, ha avuto parere favorevole lo studio di fattibilità tecnica ed economica presentato dal Raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP) , vincitore del Concorso di idee, con mandatario lo studio Plicchi di Bologna.
Prima di procedere alla richiesta all’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente di approvazione del progetto in variante urbanistica occorrerà aspettare il termine di trenta giorni per le osservazioni dei proprietari delle aree da espropriare e successivamente acquisire i pareri.
Affondo del M5S contro renziani
Critiche alla posizione di Italia Viva sono state espresse dal M5S, in particolare dai deputati nazionali e regionali, Paolo Ficara e Stefano Zito.
“Mentre a Roma la politica siracusana – dicono i due parlamentari – ha lottato per ottenere lo strumento del metodo commissariale, migliorandolo in diversi provvedimenti, con le notevoli accelerazioni possibili, Italia Viva vorrebbe stoppare iter e piano regolatore per un aspetto, peraltro, che prevede da Decreto Semplificazioni una sanzione. Siamo chiaramente dalla parte della legalità, ma arrivare a chiedere di bloccare tutto per un aspetto che è già, in caso, adeguatamente normato non significa essere paladini di giustizia”.
“Anzaldi si scusi”, dice Prestigiacomo (FI)
“Semmai c’è bisogno di accelerare l’iter non di bloccarlo. Collega, sei sempre in tempo per scusarti con l’intera provincia per la clamorosa gaffe” dichiara la parlamentare nazionale di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo.
L’attacco del Pd
Sulla questione, è intervenuto il dirigente regionale del Pd, Gaetano Cutrufo.
“Secondo un deputato palermitano eletto nel Lazio, i siracusani – dice Cutrufo – dovrebbero aspettare una sentenza del Tar Roma che ha fissato una udienza il 10 maggio prossimo, ma per necessità varie, come succede sempre, i giudici possono decidere rinvii anche di mesi. La presunta oculatezza della richiesta cozza con le novità introdotte dalla normativa vigente che consente, in caso di ricorsi al Tar, di proseguire senza interruzioni i lavori delle opere d’interesse strategico prevedendo un indennizzo in caso di successo dell’impugnazione”
Commenta con Facebook