la telenevola siracusana

Nuovo ospedale, Lega, “no Dea di secondo livello”, commissario, “tempi dipendono dai soldi”

Quando sembra essere ormai arrivati ai titoli di coda,  ecco che la realizzazione per il nuovo ospedale di Siracusa si arricchisce di colpi di scena, più o meno eclatanti e come in un avvincente serie tv la trama di infittisce. La nuova struttura, che dovrebbe sorgere in prossimità della Statale 124 tra Siracusa e Floridia, dovrebbe avere 434 posti letto, è indicata come Dea di secondo livello ma secondo il coordinatore provinciale della Lega di Siracusa, Enzo Vinciullo, ex deputato regionale ed ex componente della Commissione sanità le cose non stanno così: il nuovo ospedale sarà Dea di primo livello.

Catania pigliatutto

“Come confermato – dice Vinciullo – dal Ministro Balduzzi, convertito in legge l’8 novembre 2012, dunque non modificabile  né dal Parlamento siciliano, né tantomeno dal Governo regionale, il nuovo ospedale di Siracusa non potrà mai essere di secondo livello perché i 3 nosocomi che toccano al bacino Catania/Siracusa/Ragusa sono stati tutti e tre assegnati, vogliamo dire accaparrati dalla politica sanitaria catanese”.

I tre ospedali di Catania

La tesi di Vinciullo è che questi tre ospedali catanesi sono: il San Marco, peraltro non molto distante dall’ospedale di Lentini, il nuovo Garibaldi ed il Cannizzaro che, a suo parere, avrebbero chiuso la partita per i Dea di secondo livello.

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Palermo ha meno ospedali Dea di secondo livello

Secondo il responsabile provinciale della Lega, la politica catanese “è stata più vigile e attenta ed è riuscita ad ottenere un risultato assolutamente ingiusto ed insperato, tenendo presente che Palermo, con qualche centinaio  di migliaia di abitanti in più rispetto a Catania, ha solo 2 ospedali di secondo livello, il che ci spinge a pensare che o che i palermitani sono sciocchi o che i catanesi si sono accaparrati un bene, cioè l’ospedale di secondo livello, che spettava ai siracusani e ai ragusani”.

Per il commissario straordinario del nuovo ospedale, Guido Monteforte, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, le cose non stanno così: “E’ consolidato il fatto che sarà un DEA di secondo livello, è consolidato il fatto che il progetto definitivo che attualmente è pronto per essere approvato venga supportato da una certezza del finanziamento che è quello che la Regione di concerto con il Ministero della Sanità sta portando in essere”.

Il tema dei soldi, ci sono o no?

Ecco, il commissario, pur garantendo che si tratti di un Dea di secondo livello ha introdotto il tema dei soldi.  Per l’opera, come annunciato dal commissario per il nuovo ospedale, Guido Monteforte, servono 372 milioni contro i 345 di qualche tempo fa:  l’aggiornamento dei prezzi ha fatto impennare i costi. 300 milioni sono frutto della somma delle risorse tra l’accordo di programma tra Stato e Regione, pari a 200 milioni, ed altri fondi statali per un ammontare di 100 milioni.

La parte della Regione

In merito ai 75 milioni mancanti, la Regione dovrebbe fare il suo. Nei mesi scorsi, quando il Governatore, Renato Schifani, venne a Siracusa per rassicurare sulla fattibilità del nuovo ospedale, il dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, diretto da Salvatore Iacolino anch’egli presente a Siracusa, spiegò che si sarebbe attinto dalle risorse residue ex art. 20 legge 67/88, assegnate all’amministrazione regionale per una parte. Il resto, secondo quanto riferito quel giorno, lo si otterrebbe dal ribasso d’asta, con la riduzione dei costi, da un progetto di finanza per i servizi di supporto alle attività assistenziali (parcheggi, mense, lavanderie, servizi commerciali, ristorazione) e dalle risorse proprie dell’Azienda sanitaria.

Per la gara servono tutti i soldi

Per mandare a gara l’opera, è necessario che i soldi siano messi tutti sul tavolo, insomma le soluzioni come il ribasso d’asta o la cessione di servizi ai privati non possono essere adottati.

Gennuso: i soldi della Regione in una delibera di giunta

Ma nel corso di un incontro in prefettura, a cui hanno preso parte i sindaci del Siracusano, la deputazione nazionale e regionale ed il commissario per il nuovo ospedale, Guido Monteforte, è emerso, come riferito dal parlamentare Ars di Forza Italia, Riccardo Gennuso, che la dotazione finanziaria che dovrebbe mettere la Regione, sarà messa nero su bianco “in una delibera di giunta che arriverà in settimana, grazie ad un grande lavoro fatto da tutta la deputazione e dal presidente della Regione”.

Il commissario, “I tempi? Dipende dalla Regione”

Il commissario per il nuovo ospedale va con i piedi di piombo sui tempi per la realizzazione dell’opera. “Dipende dall’avverarsi del perfezionamento di questi atti amministrativi che riguardano il finanziamento.  Raggiunti quegli obiettivi poi cercheremo di andare velocemente avanti” taglio corto l’ingegnere Monteforte che, però, sotto l’aspetto tecnico ha in mente di forzare la mano, considerati i suoi poteri di commissario, per l’approvazione del progetto.

“Per quanto mi riguarda sto valutando la possibilità di approvare con i poteri di deroga che mi sono concessi il progetto definitivo in linea tecnica in modo da poter sbloccare la progettazione definitiva nelle more che si perfezioni la procedura di finanziamento che consentirà che il progetto definitivo approvato già in linea tecnica possa esserlo in linea amministrativa. Raggiunto questo obiettivo l’opera sarà urgente e di pubblico interesse e quindi potremo procedere all’acquisizione delle aree, all’esecuzione delle campagne archeologiche, di prospezione e a tutto quello che prelude al concreto avvio”.

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