Al termine di un controllo, scattato nella sua abitazione, nella zona di Belvedere, quartiere a nord di Siracusa, i carabinieri hanno rinvenuto una pistola a salve modificata e funzionante.
L’uomo, un 46enne di Siracusa, è stato arrestato per la detenzione di quest’arma ma nel corso degli accertamenti sulla sua compagna, trovata in quella casa, i militari hanno scoperto che era destinataria di un ordine di cattura: era latitante ed avrebbe fatto perdere le sue tracce dopo aver saputo di una misura cautelare nei suoi confronti.
La donna è stata condotta in carcere, in un penitenziario femminile mentre l’uomo, difeso dall’avvocato Carlo Aloschi, è tornato nella sua abitazione, agli arresto domiciliari, al termine dell’udienza di convalida tenutasi nelle ore scorse al palazzo di giustizia di Siracusa.
Nel corso della sua deposizione, il 46enne, avrebbe spiegato che l’arma modificata se la sarebbe procurata per difendersi: a quanto pare, avrebbe svelato che, nei giorni scorsi, sarebbe rimasto vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco nella sua proprietà. Non sono stati resi noti i dettagli del suo racconto né l’identità di queste persone che avrebbero voluto mettergli paura, fatto sta che, temendo per la sua incolumità, avrebbe deciso di entrare in possesso dell’arma.