E’ stato presentato un esposto alla Procura di Siracusa dai familiari di un pensionato di Floridia, 81 anni, Paolo Accardo, deceduto all’ospedale di Siracusa dopo aver contratto il Covid19 e subito ben 3 ricoveri, come denunciato dai figli della vittima.
Secondo la ricostruzione dei parenti, assistiti dall’avvocato Emanuele Scorpo, il 27 marzo scorso, l’anziano, affetto da una cardiopatia, sarebbe stato trasportato al Pronto soccorso dell’Umberto I ed al termine di una Tac gli sarebbe stata riscontrata una polmonite, per cui si è proceduto al ricovero. Il racconto della famiglia si arricchisce di un particolare in quanto il paziente sarebbe stato dimesso ma i parenti sarebbero stati costretti a ritornare il 5 di aprile per delle complicazioni.
Il tampone avrebbe dato esito negativo ma sarebbe stato trasferito, secondo i figli, in Terapia intensiva salvo poi essere dimesso tre giorni dopo, nonostante le perplessità dei parenti. Trascorse 24 ore, l’anziano, in difficoltà respiratoria e con dolori all’addome, sarebbe stato accompagnato, per la terza volta, al Pronto soccorso ed i medici, al termine della visita, avrebbero deciso di sottoporlo ad un intervento chirurgico per un “infarto intestinale”.
Il paziente sarebbe stato molto debole e non sarebbe riuscito a superare la crisi e quando alla famiglia è stato comunicato il decesso, avvenuto la notte dell’11 aprile, sarebbe emerso che il pensionato era risultato positivo al secondo tampone. “Si chiede – scrivono i familiari – il sequestro urgentissimo di tutta la documentazione medica inerente ai fatti nonché l’esame autoptico della salma al fine di accertare l’eventuale responsabilità di soggetti allo stato ignoti”.
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