I carabinieri del Nas, Nucleo antisofisticazioni e sanità di Ragusa e del Nucleo ispettorato del lavoro di Siracusa hanno portato a termine un’operazione contro la movida selvaggia ed il lavoro nero a Marzamemi.
Lavoratori in nero
Nel corso della verifiche, sono stati scovati 2 lavoratori privi di contratto di assunzione, inoltre sono stati denunciati due titolari di locali per avere installato sistemi di videosorveglianza non autorizzati – occorre infatti l’ autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro – L’attività ha portato complessivamente a sanzioni per quasi 11.000 euro.
Multe per 7 mila euro
Nel corso dell’ispezioni, i militari del Nas hanno emesso nei confronti dei titolari 2 gelaterie e 3 ristoranti 6 violazioni amministrative per un importo di oltre 7 mila euro “con proposte di provvedimenti amministrativi alle competenti autorità sanitarie” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.
Condizioni igieniche scarse
Le violazioni hanno interessato le scarse condizioni igienico sanitarie, la mancata redazione del manuale di autocontrollo aziendale HACCP, l’omessa notifica per variazione della registrazione sanitaria, la mancata esposizione delle informazioni relative agli ingredienti. L’attività ha portato complessivamente a sanzioni per quasi 11.000 euro.
“I predetti controlli continueranno in tutto il territorio della provincia, con particolare riguardo alle località
che in questo periodo sono interessate da un crescente flusso turistico” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.
La polemica sull’ordinanza
Nelle settimane scorse, è montata la polemica, sollevata dal Mpa di Pachino, sull’ordinanza dell’amministrazione pachinese che, di fatto, mette dei paletti rigidi sulla movida che, negli ultimi anni, ha causato risse e scazzottate.
I danni all’economia ed i rischi per i giovani
Secondo il Mpa, la riduzione di eventi musicali starebbe spingendo i giovani del posto in altre località del Ragusano, creando un un doppio problema: il danno alle attività economiche del borgo ed i rischi dei ragazzi, sotto l’aspetto della sicurezza stradale. “Non dobbiamo correre il pericolo che i nostri ragazzi, per un po’ di svago, facciano chilometri e chilometri di strada perdendo poi la vita. Devono rimanere nel nostro territorio” spiegava Massimo Guarino, coordinatore del Mpa di Pachino
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