E’ ormai diventata una consuetudine, almeno a Siracusa, quella di girare, in moto ed in scooter, senza indossare il casco. Un fenomeno denunciato da mesi dai cittadini e rilanciato sui media, evidentemente non al punto da scuotere una reazione da parte delle forze dell’ordine, i cui compiti sono per la verità tanti, lotta alla criminalità, organizzata e comune, contrasto ai furti ed alle rapine, e soprattutto della Polizia municipale, alle prese, come spesso dicono tutte le amministrazioni comunali degli ultimi 20 anni, con l’atavico problema del personale.
In questa “intercapedine”, però, si sono infilati numerosi motociclisti e scooteristi che, non notando controlli ed attività repressive, hanno deciso di tornare indietro nel tempo, in pieni anni 70 e parte degli 80, quando, in Italia, non c’era la norma sull’uso del casco obbligatorio.
In estate, il comandante della Polizia municipale di Siracusa, proprio a BlogSicilia, aveva ammesso l’impossibilità, in quel periodo, di procedere ai controlli perché parte del personale era in ferie. Ed in merito alle azioni di contrasto aveva anche spiegato che il metodo migliore è il servizio con il personale in moto perché i posti di blocco sono facilmente aggirabili a causa del tam tam su chat e social dei trasgressori.
Ma ci sono altre violazioni, spesso causa di incidenti stradali che si ripetono con grande frequenza, come segnalato dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro. ” Li vedo solo io i minorenni in due o tre sui monopattini a sfrecciare per le strade cittadine e senza caschetto di protezione? O i conducenti di motoveicoli e automobili con il cellulare in mano, incuranti di qualsiasi cartello stradale?”
L’esponente dell’opposizione lancia un appello all’amministrazione comunale perché la Polizia municipale sia più incisiva. “In tutto questo tutti ci sentiremmo – dice Cavallaro – più ottimisti se il Sindaco intervenisse presso il Comandante della Polizia Municipale per accrescere l’attività di prevenzione e repressione sulle strade, riducendo se del caso alcuni servizi in questo momento meno importanti, visto che c’è da affrontare un’emergenza che va necessariamente affrontata di petto. Ci sentiremmo più ottimisti se vedessimo il Sindaco incontrare il Prefetto per chiedere aiuto allo Stato e alle altre forze dell’ordine. Saremmo più ottimisti se cominciassimo a rivedere sulle strade i posti di blocco di tutte le forze dell’ordine, ricordo sbiadito di diversi anni fa, quando il personale era certamente più numeroso e non ancora colpito dai tagli e dai pensionamenti”