Diventa un caso politico la misteriosa morte di Vincenzo Cancemi, il 42enne di Pachino trovato senza vita il 28 aprile scorso nella casa di campagna dei genitori, in contrada Lettiera, a Pachino.
Sulla vicenda, la Procura di Siracusa ipotizza il suicidio e tra gli elementi di prova c’è un video in cui l’uomo annuncia a quella che dovrebbe essere la sua compagna il suo gesto disperato. La vicenda è finita anche nella trasmissione Le Iene, andata in onda la settimana su Italia 1 e nel corso del servizio l’inviato ha ascoltato il commento di quella donna, che, comunque, non è indagata.
Ma sul profilo della donna in questione e soprattutto sul ruolo pubblico che riveste, Barbara Fronterrè, consigliere comunale di Pachino, esce allo scoperto.
“Vincenzo deve essere sepolto e questa vicenda chiusa allontanando ogni ombra. Ciò detto, emerge una questione che investe il Consiglio comunale di cui faccio parte. Infatti, la donna che nel video è intervistata come compagna di Vincenzo, protagonista della relazione “tossica”, è un consigliere comunale. Tutti siamo stati in grado di riconoscerla” scrive in un post il consigliere comunale di Pachino, Barbara Fronterrè, che è stata candidata a sindaco nella tornata elettorale del 2021, vinta poi da Carmela Petrolito, dimessasi nei giorni scorsi.
Secondo quanto sostenuto dalla Fronterrè, non ci sarebbero, a suo avviso, le condizioni morali e politiche perché la donna continui a mantenere il ruolo di consigliere comunale.
“Ha usato toni pesantemente omofobi, usando le parole “trans, bisex e lesbica” come fossero insulti utilizzabili per annullare la dignità delle persone. Per tutto questo, per noi non può svolgere il ruolo di Consigliere Comunale. Oggi la città attraversa una crisi gravissima, e non e’ il caso di gettare ulteriore discredito, sospetti e ombre sulle istituzioni e sul Consiglio Comunale. Per quanto nessuno di noi possa obbligarla, la Consigliera può – e secondo me deve- immediatamente dimettersi“.
Nelle settimane scorse, il gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco si è riservato sulla decisione sulla opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Siracusa nel procedimento sulla morte del 42nne. L’avvocato Nunzia Barzan, difensore della famiglia Cancemi, si è opposto alla richiesta di archiviazione e ha chiesto la prosecuzione delle indagini del procedimento al momento aperto contro ignoti. Secondo quanto rilevato dall’avvocato Barzan “la ricostruzione dei fatti come risulta dagli atti è stata smentita dalla madre del defunto”.