Sono in arrivo al porto commerciale di Augusta, nel Siracusano, 109 migranti salvati dal naufragio in mare dai militari della capitaneria di porto e della guardia di finanza. Il ministero dell’Interno ha dato l’autorizzazione all’approdo nella rada del Siracusano.
Nella giornata di ieri, sempre nel porto di Augusta, sono giunti 160 migranti, anch’essi salvati dalla finanza e dalla capitaneria di porto. Qualche settimana fa ci fu l’ennesimo sbarco in questa zona orientale della Sicilia. Altri 130 migranti al porto di Pozzallo, nel Ragusano. Gli stranieri arrivarono a bordo di due navi. La “Nicola”, una porta container battente bandiera di Antigua, che ha soccorso 96 migranti a 165 miglia nord ovest di Bengasi. Operazione che avvenne lungo la rotta che stava percorrendo da Bengasi in Libia a Trapani. Mentre la seconda nave, la “Vera A” ne ha soccorsi 34 sulla rotta da Misurata Libia a Izmir in Turchia.
In tal senso proseguono anche le operazioni di polizia nei confronti degli scafisti. Proprio il mese scorso gli agenti della squadra mobile di Siracusa hanno eseguito un fermo nei confronti di un cittadino afghano e di un altro uomo di 33 anni, originario del Kazakistan. L’accusa per loro è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per uno sbarco avvenuto ad Augusta 24 ore prima. Sono stati alcuni stranieri, nel corso della loro testimonianza, a sostenere che gli indagati erano al timore della barca. Per i due stranieri si sono aperte le porte del carcere. Il cittadino afghano, per aver fatto rientro illegale in Italia, è anche accusato di reingresso illegale nel territorio nazionale.
Il mese scorso fu anche avviato il piano di evacuazione dei migranti dall’hotspot di Lampedusa, nell’Agrigentino. Ci fu il coordinamento del commissario per l’emergenza immigrazione Valerio Valenti e del prefetto di Agrigento e con il supporto della Difesa, della guardia di finanza e della capitaneria di porto. Il trasferimento dei migranti avvenne nel rispetto dei tempi necessari per lo svolgimento delle procedure di identificazione e di prima assistenza sanitaria.