Una donna, che si trova a bordo della ong tedesca Mission Lifiline, al largo di Siracusa, al centro di un braccio di ferro con il Governo nazionale, è stata soccorsa e trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa.
Donna in ospedale, familiare in struttura
Le sue condizioni di salute non consentivano più la permanenza con la nave, per cui è scattato il soccorso ed insieme a lei è sbarcato anche un familiare, in buone condizioni di salute, dichiaratosi minorenne, poi trasferito in una struttura di accoglienza su indicazione della Prefettura di Siracusa. Il Governo non ha ancora disposto l’autorizzazione per consentire l’approdo della Lifiline.
In arrivo due imbarcazioni ad Augusta
In attesa della decisione del Governo sulla ong tedesca, sono in arrivo, nel porto di Augusta, due imbarcazioni, la petroliera Zagara con a bordo 59 migranti, ed un’altra con 88 stranieri.
I salvataggi della petroliera Zagara
La petroliera che batte bandiera liberiana aveva effettuato due salvataggi, il primo a circa 100 miglia da Bengasi (27 persone) e uno successivo (32 persone superstiti), e stava facendo rotta verso Pozzallo con 59 migranti e due cadaveri a bordo. Attualmente a Pozzallo ci sono problemi di illuminazione in banchina commerciale e di riva, e mezzi della Capitateria di porto in manutenzione.
Scontro tra Governo ed ong
Le Ong sono taxi del mare, un problema a livello europeo e nazionale”. Lo dice il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, intervistato da La Stampa. “L’atteggiamento politico del Paese determina un maggiore o minore numero di partenze. Il messaggio che deve arrivare è questo: quando uno è irregolare, torna a casa”, dice Calderoli che alla domanda se il governo non abbia alcuna responsabilità nella gestione dei flussi di migranti, risponde che “la responsabilità è di chi li ha caricati. C’è l’obbligo di soccorrere in mare. Le ong non avrebbero dovuto aiutarli?”
“Dubito che si sia trattato di un soccorso in mare – aggiunge – Credo di più a un trasferimento di soggetti che avevano un appuntamento per essere portati con le navi delle ong. Per me le ong rappresentano un problema a livello europeo e nazionale che dovrà essere affrontato. Non possiamo assecondare soggetti che si prestano a una situazione di illegalità. Insomma, i taxi del mare anche no, grazie”.
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