I carabinieri hanno arrestato una donna di 50 anni, Giovanna Blanco, accusata di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. Il blitz è scattato nell’abitazione della presunta spacciatrice, a Rosolini, nel Siracusano, e quando ha visto i militari avrebbe provato a disfarsi della droga sistemato sul tavolo della cucina e in altre parti dell’appartamento ma è stata bloccata dai carabinieri che hanno recuperato gran parte della droga.
La droga gettata nel wc
La 50enne ha tentato di disperdere la droga nel wc, peraltro, come fanno sapere dal comando provinciale dei militari di Siracusa, allacciato abusivamente alla condotta fognaria comunale.
Escavatore per recuperare coca nella rete fognaria
Gli inquirenti, grazie ad un escavatore, hanno permesso di individuare l’allaccio e di rinvenire oltre 20 grammi di cocaina all’interno di un sacchetto in plastica.
Oltre 5 mila euro in contanti
La successiva perquisizione all’interno dell’abitazione ha consentito di rinvenire ulteriori 10 grammi di marijuana e alcuni grammi di hashish, divisi in dosi e pronti per lo spaccio, oltre a 5.500 euro, ritenuti provento dello spaccio, nonché un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Operazione antidroga tra Catania e Palermo
In tempi di ‘magra’ anche il mercato degli stupefacenti adotta le sue ‘promozioni’. L’hanno chiamata operazione “3×2” i carabinieri del comando provinciale l’operazione scattata all’alba nelle province di Catania, Messina, Palermo, Enna, Cosenza e Benevento. Il nome del blitz da una particolare strategia messa in atto dal gruppo criminale che per aumentare i volumi di vendita inviava sui cellulari dei clienti abituali delle vere e proprie “offerte promozionali 3×2”, pubblicizzando la possibilità di acquistare tre dosi al costo di due.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno consentito di scardinare un gruppo criminale a conduzione “familiare”, operante nei Comuni di Catania, Misterbianco, Adrano, Mascalucia, San Giovanni La Punta e Piedimonte Etneo, che si occupava della vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di partite di eroina, approvvigionando anche altre organizzazioni malavitose dell’hinterland catanese.
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