Si presenteranno domani al palazzo di giustizia per la direttissima le 5 persone arrestate dai carabinieri per la maxi rissa in Piazza Pancali, alle porte di Ortigia, il centro storico di Siracusa.
I nomi degli arrestati
Nella rete dei carabinieri della stazione di Ortigia sono finiti Glaudio Guzzardi, 35 anni; Mattia Amenta, 19 anni; Pietro Scamporlino, 62 anni; Francesco Scamporlino, 37 anni; Simone Scamporlino, 32 anni, che, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbero litigato per questioni economiche.
La gestione dei calessini
A quanto pare, gli indagati gestirebbero delle attività commerciali, in particolare il servizio di trasporto dei turisti con i calessini, cioè le apecar. Sarebbero sorti degli attriti tra loro, forse per questioni concorrenziali ma questo lo stabiliranno i carabinieri, fatto sta che le cose sono precipitate nel tardo pomeriggio di ieri. Sotto gli occhi dei testimoni, le due fazioni si sono scontrate ma gli indagati, per rivendicare le proprie ragioni, avrebbero sfoderato le mazze.
Paura in Ortigia
Sono state anche danneggiate delle auto, secondo i militari appartenenti agli stessi indagati, che hanno subito anche delle lesioni, per via delle botte. Si sono vissuti momenti di grande apprensione in piazza Pancali, tante le richieste di intervento da parte dei passanti, atterriti per quelle scene, da Arancia meccanica.
La fuga dei passanti
In molti hanno preso altre strade, temendo di finire in quel vortice di violenza e pochi minuti dopo sono arrivate le forze dell’ordine, gli agenti di polizia ed i carabinieri, con quest’ultimi che hanno avviato le indagini.
L’arresto dei carabinieri
I militari hanno identificato i presunti autori della rissa che sono stati presi e dichiarati in stato di arresto e come disposto dai magistrati della Procura di Siracusa sono finiti ai domiciliari. Coinvolto nella rissa anche un minorenne, che è stato denunciato ed affidato ai genitori ma domani, al palazzo di giustizia, gli indagati, accompagnati dai loro avvocati, tra cui Massimiliano Lipari, potranno difendersi dalle accuse mosse o fornire la loro ricostruzione dei fatti.
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