I carabinieri di Augusta hanno denunciato con l’accusa di frode in commercio e tentata estorsione due titolari di prodotti sanitari di Augusta che avrebbero venduto le mascherine anti coronavirus al prezzo di 27 euro ciascuna.
“I due, approfittando dello stato di necessità creatosi a seguito dell’emergenza coronavirus e che ha fatto aumentare vertiginosamente la richiesta di mascherine chirurgiche e guanti per proteggersi, avevano aumentato in maniera sproporzionata i prezzi di questi prodotti” fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.”
Le indagini sono scattate dopo la segnalazione di un cliente che aveva ritenuto spropositato il prezzo per le mascherine. Frattanto, proseguono i controlli anti coronavirus dei carabinieri a Siracusa ed in provincia. Ecco i casi accertati.
“A Noto, 7 persone giocavano a calcio in un cortile. Ad Avola – spiegano i carabinieri – 4 persone si intrattenevano a chiacchierare all’esterno di un bar regolarmente chiuso. A Marzamemi 2 persone si intrattenevano senza giustificato motivo nel molo del borgo marinaro. A Pachino 5 persone parlavano tra loro non mantenendo la distanza di sicurezza di un metro. Ad Augusta un giovane nella notte voleva raggiungere la fidanzata dopo una discussione telefonica. A Cassibile una rosticceria è stata trovata aperta con avventori all’interno. A Floridia un centro scommesse era irregolarmente aperto con all’interno persone. Gli esercizi commerciali sono stati chiusi e sarà inoltrata proposta di sospensione della licenza, ai sensi delle citate disposizioni governative”.