Non piace molto agli studenti l’uso della mascherina, almeno fuori dalla scuola. E’ quanto emerge in un report fotografico in prossimità di due ingressi di una scuola, nella zona nord di Siracusa, poco prima del suono della prima campanella. Ragazzi che parlano a brevissima distanza gli uni dagli altri, senza alcun dispositivo di protezione, sottoponendosi al rischio di contagio. Gli assembramenti sono stati denunciati dai residenti e da qualche professionista di via Tisia, dove c’è un’altra scuola, il liceo Polivalente Quintiliano, ma soprattutto ci sono le fermate degli autobus. E puntualmente, si formano dei capannelli di studenti, quasi tutti senza mascherina, a ridosso delle attività commerciali, degli ingressi di alcune palazzine mentre i passanti sono costretti a fare lo slalom.
Da domani, però, scatterà la nuova ordinanza, in chiave di contenimento del contagio da Covid19, del presidente della Regione, Nello Musumeci.
“È obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina – si legge nel provvedimento voluto dal presidente della Regione – nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività”.
Inoltre, “sono vietati gli assembramenti mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico (strade, piazze e parchi). Sono escluse le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile dell’assoluto rispetto delle norme comportamentali per la prevenzione dal rischio di contagio. Nel caso di cluster territorializzati, i dipartimenti di Prevenzione propongono con immediatezza al presidente della Regione Siciliana, previa intesa con le Amministrazioni comunali competenti, l’adozione di Protocolli contenitivi, limitatamente ad aree infracomunali, comunali o sovracomunali”.
Commenta con Facebook