il retroscena a siracusa

Maltempo, la chat dei sindaci, “non chiudiamo le scuole”, poi la fuga in avanti e lo scontro

“Allora non chiudiamo le scuole“. Si erano lasciati così nella serata del 13 gennaio nella loro chat quasi tutti i sindaci del Siracusano dopo l’allerta gialla diffusa dalla Protezione civile regionale.

La chat dei sindaci

Gli unici ad annunciare che avrebbero firmato l’ordinanza da lì a pochi minuti erano stati i sindaci di Portopalo, Rachele Rocca, di Pachino, Giuseppe Gambuzza, e di Avola, Rossana Cannata, i cui Comuni, a partire dalla tarda mattinata, erano stati già flagellati dalle abbondanti piogge, al punto che molte strade sono rimaste allagate così come diversi edifici, tra cui quelli scolastici. Insomma, messi con le spalle al muro hanno informato i loro colleghi che non avrebbero potuto fare altrimenti.

La decisione dei sindaci di Floridia e Francofonte

Gli altri sono andati a dormire dopo aver concordato la decisione di mantenere le scuole aperte ma l’indomani, alle prime luci dell’alba, i sindaci di Floridia, Marco Carianni, e di Francofonte, Daniele Lentini, ci hanno ripensato e così quando mancava poco al suono delle prima campanella hanno firmato in fretta e furia le ordinanze di chiusura di tutti gli istituti scolastici.

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Il maltempo

La piogge battente, le raffiche di vento, che avevano creato già dei danni, e poi il solito tritacarne dei social, hanno convinti i due sindaci a compiere una retromarcia, spiazzando gli altri capi delle amministrazioni del Siracusano, che si sono trovati con il cerino in mano.  Non l’hanno presa affatto bene ma non lo dicono pubblicamente per evitare scontri istituzionali solo che off record i mugugni sono tanti, anzi, sono in molti a pensare che si è trattato di un pericoloso precedente.

“Precedente pericoloso”

“Certo che è un precedente pericoloso – riferisce un sindaco del Siracusano a BlogSicilia – perché tutte le volte che ci sarà l’allerta gialla che faranno? Chiuderanno le scuole? La consuetudine era di prendere questa decisione con l’allerta arancione ma quello che non mi va giù è che la sera prima avevamo tutti preso una decisione. In questo modo, davanti ai nostri cittadini, siamo apparsi degli irresponsabili, invece non è così”.

Italia, “per ogni allerta gialla non ci sarebbe scuola in inverno”

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha ricevuto, nella giornata di ieri, decine di messaggi in merito alla chiusura, anche alla luce di quanto avevano fatto a Floridia e Francofonte.

“Chiudere oltre 50 istituti scolastici alle 7.30 del mattino – ha riferito il sindaco a SiracusaOggi – rischia di creare più disagi che altro. Pensate agli studenti pendolari, ai genitori che devono organizzarsi per i figli piccoli che restano a casa, pensate alla difficoltà di una comunicazione che sia capillare e veloce ma con poco tempo di margine. Ma quello che dico io è che se iniziamo, preventivamente, a chiudere le scuole tutte le volte che c’è un’allerta gialla di fatto, in inverno, non si farebbe quasi mai scuola, visto che quasi ogni giorno l’allerta meteo diramata dal Dipartimento regionale è di livello giallo”.

Allerta gialla anche oggi ma scuole aperte

Nella giornata di oggi c’è ancora l’allerta gialla ma questa volta nessun sindaco ha disposto la chiusura delle scuole ma ci si è limitati, a Siracusa così come in altri Comuni, alla chiusura di parchi, ville e giardini. Qualche mareggiata si è registrata in città, in particolare il Lungomare di Levente di Ortigia è stato “schiaffeggiato” dalle onde, come emerge in numerosi video finiti nei social

La “bufera” con la Protezione civile

Il sindaco di Siracusa, già in altre occasione, ha criticato il sistema della Protezione civile ed a proposito della giornata di ieri, ha etto che “se fosse arrivata una indicazione meteo più coerente con la realtà, avremmo chiuso tutto ieri pomeriggio, senza esitazioni”.

Pure il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro è su una linea più o meno simile. “Non era certo una giornata da allerta meteo gialla. Già le indicazioni – dice Gilistro – che arrivavano ieri pomeriggio dalla zona sud della provincia di
Siracusa avrebbero dovuto invitare il Dipartimento Regionale di Protezione Civile a valutare con attenzione l’innalzamento del livello di alert”.

 

 

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