La Protezione civile ha diramato l’allerta arancione nella giornata di domenica 8 maggio per l’intero territorio siracusano a causa del maltempo. La situazione del meteo, per nulla confortante nella Sicilia orientale, dove vige l’allerta gialla, è più preoccupante nel Siracusano.
Temporali tra il 7 e l’8 maggio
“L’avviso della Direzione regionale della Protezione Civile indica per la serata di sabato 7 e la giornata di domenica 8 maggio 2022, il persistere di precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento” si legge nella nota della Protezione civile.
Appello alla prudenza
“Si raccomanda la massima prudenza e si invita ad evitare gli spostamenti, se non necessari, in caso di forti e intense precipitazioni”. E’ l’appello lanciato dai sindaci e dalla stessa Protezione civile.
Salta la processione di Santa Lucia a Siracusa
Nella giornata di ieri, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e la Curia di Siracusa hanno deciso di far saltare per il maltempo la processione di Santa Lucia dalla chiesa di Santa Lucia alla Badia alla Cattedrale in programma domenica 8 maggio.
“Le previsioni sono scoraggianti – dice a BlogSicilia il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione – per cui non ha senso sfidare il maltempo. Abbiamo pensato alla novità del sabato, un fatto unico a memoria d’uomo: questo consentirà alle famiglie di trascorrere il sabato sera in compagnia di Santa Lucia. Inoltre, l’indomani è domenica, ognuno potrà anche fare le ore piccole”.
Il maltempo della settimana scorsa
La settimana scorsa, la pioggia che si è abbattuta in città ha costretto gli organizzatori a spostare alle 18 la processione del simulacro dalla Cattedrale alla chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Il ricordo del miracolo di Lucia
Il Patrocinio è delle feste, legate a Santa Lucia, più sentite a Siracusa, tanto quanto quella tradizionale del 13 dicembre, che ricorda i giorni della terribile carestia del 1646 finita con l’arrivo al Porto Grande delle navi di grano dopo le preghiere alla Patrona.
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