E’ slittata a lunedì l’apertura del tribunale di Siracusa dopo la comunicazione, nelle ultime ore, del presidente facente funzioni che gli interventi di sanificazione saranno estesi in tutto l’edificio. Il palazzo di giustizia avrebbe dovuto aprire questa mattina ma gli appelli dei sindacati e delle Rappresentanze sindacali unitarie sarebbero stati convincenti: la sanificazione, che in un primo momento si sarebbe dovuta compiere al quarto ed al quinto piano, dove ci sono gli uffici della Procura, frequentati dal pm di Siracusa trovato positivo al coronavirus, coinvolgerà l’intero palazzo di giustizia.
“L’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa ha comunicato che la riapertura per l’utilizzo dei locali del Palazzo di Giustizia potrà essere effettuata lunedì 6 aprile 2020. Si dispone il prolungamento della chiusura del palazzo di giustizia fino al 5 aprile 2020. L’accesso al palazzo sarà consentito e le attività ordinarie saranno riprese lunedì 6
aprile 2020” si legge nel documento firmato dal presidente del tribunale facente funzioni, Antonio Alì.
Non è stato, invece, accolto l‘invito, da parte delle Rsu, di mettere in quarantena il tribunale, chiudendolo di fatto per 15 giorni. L’attività giudiziaria, seppur ridotta ed in modalità telematica, ricomincerà a partire da lunedì anche se, per l’occasione, a disposizione dei gip, ci sarà un presidio al palazzo della Questura di Siracusa in caso di convalide delle misure cautelari.
E’ prevalsa, comunque, la prudenza, perché, come espresso dai sindacati, che hanno anche chiesto i tamponi per tutti i dipendenti del tribunale, il magistrato positivo al Covid-19 avrebbe frequentato altri locali del palazzo di giustizia, non solo quelli che sono al quarto ed al quinto piano. I controlli, comunque, saranno effettuati su tutte le persone, tra colleghi, familiari, amici, che sono entrati in contatto con il sostituto procuratore, le cui condizioni di salute sarebbero tutto sommato buone: si trova a casa, in quarantena. E proprio ieri, la giunta distrettuale di Catania del’Anm, l’associazione nazionale magistrati, ha rimarcato che il pm non si è mosso dal territorio di Siracusa, rispettando le misure disposte dalla Presidenza del Consiglio e le disposizioni del Procuratore, Sabrina Gambino.