I giudici della Prima sezione della Corte di Appello di Catania ha sostanzialmente confermato le condanne nei confronti di 15 imputati nell’ambito del processo su mafia, droga ed estorsioni a Pachino, nel Siracusano, scaturito dall’inchiesta Araba fenice, coordinata dai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania e conclusa nel luglio del 2018 dalla polizia di Siracusa con 19 arresti.
L’inchiesta
Secondo quanto emerso nell’inchiesta il gruppo di Pachino avrebbe costretto i centri di distribuzione ed altri commercianti a comprare i prodotti dell’azienda La Fenice, sotto il controllo della cosca capeggiata da Salvatore Giuliano.
Comune sciolto per mafia
Inoltre, nell’indagine, a cui ha lavorato il pm della Dda, Alessandro Sorrentino, si evidenziò anche la capacità del gruppo di influenzare l’attività amministrativa del comune di Pachino, che, dopo essere stato al centro di un’ispezione della commissione di inchiesta prefettizia, venne sciolto per mafia nel 2019.
Le condanne
Queste le condanne al termine del processo d’Appello: Salvatore Giuliano, 24 anni; Giuseppe Vizzini, 9 anni; Claudio Aprile, 21 anni e 9 mesi; Giuseppe Aprile, 19 anni e 9 mesi; Giovanni Aprile, 21 anni e 9 mesi; Rosario Agosta, 3 anni e 2 mesi; Sergio Arangio, 3 anni; Salvatore La Rosa, 1 anno e 4 mesi; Maria Sanguedolce, 2 anni ed un mese; Lorenzo Nunzio Agatino Scalisi, 6 anni; Giuseppe Villari, 6 anni; Simone Vizzini, 2 anni.
Sono stati assolti Alex Greco e Daniele Di Stefano, pachinesi, che erano stati condannati in primo grado
La riduzione delle condanne
Rispetto al processo di primo grado, davanti ai giudici del Tribunale di Siracusa, sono state ridotte le condanne per i fratelli Aprile, Simone e Giuseppe Vizzini ed Agatino Scalisi.
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