Discuteva dell’impiego delle loro risorse finanziare con i suoi familiari nel corso dei colloqui in carcere Filadelfo Emanuele Ruggeri, esponente di spicco del clan Nardo di Lentini, all’ergastolo per mafia ed omicidio, il cui patrimonio, stimato in 50 milioni di euro, è stato confiscato.
I magistrati ne hanno conferma durante una conversazione avvenuta nel 2010 in cui i membri della famiglia di Ruggeri, alla presenza dell’ergastolano, parlano di un investimento, l’acquisto di girarrosto. “Allora, in questi anni sono entrati i soldi… e con gli altri cosa ci avete fatto?” chiede Ruggeri.
“Te li ho elencati, il girarrosto..” risponde il familiare. La discussione tra loro prosegue: “…Il girarrosto…e 25… sono 55… 32 il girarrosto + 6 sono 38, poi 5 quando li hai usciti a me e sono 43”. Per i magistrati, questo dialogo, insieme ad altri intercettati, sarebbe la prova del ruolo di primo piano assunto da Ruggeri nella gestione del patrimonio.
La principale fonte di reddito di Ruggeri era un’azienda di trasporto per l’ortofrutta che, secondo i magistrati della Dda di Catania, sarebbe servita per poi finanziare il clan. A parlarne è Alfio Ruggeri, cugino di Filadelfo Emanuele Ruggeri, ex esponente della cosca lentinese, diventato collaboratore di giustizia.
“Io mi sono occupato – racconta Alfio Ruggeri – in modo particolare del settore dei trasporti perché ero socio con mio cugino Filadelfo della ditta di mio zio che aiutavamo anche ad ottenere lavori ed a ottenere il pagamento dei crediti. Gli imprenditori ed i titolari di magazzini di stoccaggio dei prodotti agricoli di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia per il trasporto dei loro prodotti sono costretti a rivolgersi alla ditta Ruggeri”.
I carabinieri di Siracusa hanno confiscato 2 terreni edificabili, 157 motrici per articolati, 244 rimorchi, 6 autoveicoli di lusso e conti correnti per un valore di 4 milioni e 450.000: il valore commerciale è di circa 50 milioni di euro.