Plauso dell’associazione Italian Horse Protection IHP all’operazione dei Carabinieri dei NAS di Catania e Ragusa e dal NOE di Catania, in merito alla scoperta della presunta attività di macellazione clandestina di cavalli in provincia di Siracusa.
“Il resoconto di quanto è stato rinvenuto dai militari è sconcertante – ha affermato Sonny Richichi, presidente IHP – e conferma quanto sia urgente che il Governo prenda decisioni urgenti, a partire dalla revisione dell’anagrafe equina fino a una legge-quadro di tutela di questi animali, sottoposti a uno sfruttamento su larga scala che spesso ha come destino finale il mattatoio, quando il cavallo “non serve più”.
Come è noto l’intervento dei Carabinieri dei NAS ha portato alla scoperta nel comprensorio del siracusano di quello che si pensa essere un traffico di macellazione clandestina di equini.
L’operazione, maturata nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di concerto con il Ministro della Salute, ha portato all’individuazione di circa 5 tonnellate di carne equina, sia fresca che congelata. Stante i primi rilievi investigativi sembra che la carne fosse in procinto di essere immessa sul mercato. I Carabinieri riferiscono di “una bollatura sanitaria contraffatta”. Nei locali venivano trovati timbri, ritenuti dagli investigatori “falsi”, che sarebbero stati utilizzati per simulare i cosiddetti “bolli sanitari”, ossia i sigilli apposti dai veterinari delle Aziende Sanitarie all’interno dei mattatoi al fine di attestare la salubrità degli animali macellati e l’idoneità delle carni al consumo umano.
Trovato anche il presunto luogo di macellazione degli equini al cui interno è stato identificato un uomo che sarebbe stato intento a macellare indebitamente un equino di sospetta provenienza. Sempre secondo i Carabinieri gli ambienti e le attrezzature si sarebbero presentati in pessime condizioni igieniche, privi della necessaria autorizzazione e senza alcun controllo veterinario.
Un’azienda confinante presentava inoltre un allevamento, definito “abusivo”, co 40 equini di origine sconosciuta e sottratti ai previsti controlli dell’autorità sanitaria.
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