Il M5S contro tutti sulla questione del Petrolchimico, la cui esistenza è minacciata dall’embargo al petrolio russo per via della presenza di Lukoil, che importa esclusivamente greggio proveniente da Mosca. Il parlamentare nazionale grillino, Paolo Ficara, è polemico con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in merito alle parole usate del premier dopo il varo del nuovo pacchetto delle sanzioni alla Russia.
Le parole di Draghi
“L’accordo sulle sanzioni è stato un successo completo. Immaginarlo qualche giorno fa non sarebbe stato credibile. L’Italia non esce penalizzata dall’intesa, anche per noi l’obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell’anno, e quindi saremo come tutti gli altri” ha detto Mario Draghi.
La polemica del M5S
“Le parole del Presidente Draghi pochi giorni fa dopo l’approvazione delle sanzioni al petrolio “L’accordo è stato un successo … l’Italia non esce penalizzata dall’intesa …” mi hanno lasciato davvero …” afferma il deputato nazionale del M5S, Paolo Ficara
Il peso del Petrolchimico
“Il polo Petrolchimico siracusano, tra le raffinerie di Isab e Sonatrach, ha una capacità – dice Paolo Ficara – di raffinazione di 28,2 milioni di tonnellate, quasi il 33% del totale nazionale. Se non verranno prese misure tecniche adeguate che scongiurino il blocco dell’impianto Isab-Lukoil e quindi a cascata di tutto il petrolchimico, ne pagherà le conseguenze il Paese intero oltre al fatto che si rischia una crisi sociale enorme nel territorio della provincia di Siracusa”.
L’attacco alla Lega
Nelle ore scorse, il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ha attaccato il M5S per aver organizzato un incontro al Mise con la viceministra Todde in merito alla crisi del Petrolchimico definito fallimentare dall’esponente del partito di Salvini.
“Al deputato regionale Cafeo, prima Dc poi Margherita, poi Pd e Italia Viva e adesso, con un bel salto, alla Lega di Prima l’Italia, tutto questo girovagare ha confuso le idee. Anzichè dare lezioni e giudizi, si attivi. Vada a Roma, visiti la segreteria del suo partito, incontri e solleciti il ministro Giorgetti. Insomma, faccia meno il geloso e questa condivisione e unità del territorio di cui parla la metta in pratica”
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