“Faccio appello ai ministri Urso e Giorgetti perché considerino seriamente una deroga parziale all’embargo del greggio russo per la raffineria di Priolo”.
Lo afferma l’europarlamentare indipendente Francesca Donato in merito alla grave situazione del Petrolchimico siracusano, a seguito dell’embargo dell’Ue alle importazioni di greggio proveniente dalla Russia, l’unico, al momento, acquistato e raffinato dalla Lukoil, che, per via del blocco delle linee di credito non può comprare petrolio da altri paesi.
“Dal 5 dicembre – spiega la parlamentare europea – l’Isab di Priolo, in provincia di Siracusa, non potrò più ricevere petrolio russo a causa embargo, un blocco che determinerà con ogni probabilità la fine della presenza di Isab-Lukoil e un danno irreversibile all’economia siciliana che vedrebbe andare a gambe all’aria l’intero petrolchimico siracusano con la perdita di almeno diecimila posti di lavoro”.
Per l’europarlamentare siciliana “le soluzioni in vista di questa scadenza sono veramente poche e sotto gli occhi di tutti. E’ necessario che il governo italiano prenda un’iniziativa simile a quelle di altri governi europei, a cominciare da Olanda e Bulgaria, che per tutelare il loro sistema produttivo hanno introdotto esenzioni e deroghe alle sanzioni”.
“L’esempio più eclatante – continua Donato – è quello dell’Olanda dove ci sono stati ben 91 casi di esenzioni molte delle quali riguardano le forniture di metano con il monopolista russo Gazprom. Non capisco francamente perché il governo di Mark Rutte possa emettere dozzine di deroghe alle sanzioni e non possa fare lo stesso l’Italia”.
“Mi aspetto in questo senso una presa di posizione netta anche del nuovo presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il suo mandato non può aprirsi con la distruzione del petrolchimico siracusano” conclude la deputata europea.
Nei giorni scorsi, il ministro Adolfo Urso ha paventato la possibilità di un’acquisizione da parte dello Stato delle due raffinerie della Lukoil.