Sono stati condannati all’ergastolo per omicidio Letizia Spatola, 24 anni, e Salvatore Blanco, 32 anni, la madre ed il patrigno di Evan, il bimbo di un anno e mezzo di Rosolini, ucciso il 17 agosto del 2020 a causa delle percosse subite.
La mamma in aula, il compagno in cella
La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Assise di Siracusa, al termine della Camera di consiglio, iniziata dopo le arringhe dei difensori dei due imputati. La donna, assistita dall’avvocato Natale Di Stefano, era presente in aula, mentre il compagno, difeso dall’avvocato, Salvatore Irullo, ha ascoltato la lettura del dispositivo da una stanza del carcere di Vibo Valentia dove è detenuto.
Omicidio e maltrattamenti in concorso
Il pm di Siracusa, al termine della requisitoria, aveva sollecitato per entrambi la pena dell’ergastolo per omicidio e 5 anni e 6 mesi ciascuno per maltrattamenti ma la Corte ha deciso di accorpare i due capi di imputazioni per cui la condanna è per omicidio in concorso con i maltrattamenti. Inoltre, i due imputati hanno rimediato l’interdizione perpetua dei pubblici uffici. In aula, i parenti del padre di Evan, Elisa Congiu, nonna della vittima, e gli zii, Michael Lo Piccolo e Jessica Lo Piccolo, assistiti dagli avvocati, Aurora Cataudella e Nino Savarino mentre era assente il padre di Evan, che vive a Genova.
La tesi dei magistrati
Per i magistrati di Siracusa, Evan è deceduto a causa delle lesioni inflitte dall’uomo nella loro casa, a Rosolini, sotto gli occhi della madre. Violenze che si sarebbero consumate prima della tragedia. Nelle conclusioni dell’autopsia, è indicato che la “grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione”, per cui è morto Evan, sarebbe riconducibile a delle lesioni subite dal minore.
Le intercettazioni
A supporto della ricostruzione degli inquirenti, ci sono state le intercettazioni ambientali grazie alle microspie sistemate dai carabinieri nella casa in cui si è consumato il dramma. Quelle conversazioni sono finite nel processo, insieme alle immagini relative all’arrivo della vittima al Pronto soccorso dell’ospedale di Modica in cui sarebbero emerse delle ecchimosi sul corpo del bimbo di un anno e mezzo.
Percosse prima della tragedia
Il bimbo, secondo la tesi della Procura, avrebbe subito da tempo le percosse del compagno della madre. Per i parenti paterni del piccolo. Letizia Spatola, avrebbe fatto di tutto per tenere nascoste le violenze. Il pediatra avrebbe e saputo solo di una delle due lesioni, alla clavicola ed al femore, subite da Evan prima del delitto
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