- Attacco politico di Articolo1 contro la giunta di Siracusa
- Invocato un coordinamento del Centrosinistra che comprende anche il M5s
- Affondo all’attuale amministrazione sul trasporto e le politiche sociali
“E’ giunto il tempo di insediare il Coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano a vario titolo al Centrosinistra con il pieno coinvolgimento del M5s”. E’ la proposta del segretario regionale di Articolo1, Pippo Zappulla, che sancisce, ancora una volta, lo strappo politico dalla giunta del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, eletto nel 2018 nelle file del Centrosinistra.
Lo strappo di Italia Viva e del Pd
Di recente, Italia Viva si è sfilata dall’amministrazione, con le dimissioni di due assessori, mentre il Pd ha tolto la fiducia al sindaco, che, dal novembre del 2019 governa senza Consiglio comunale, sciolto per la mancata approvazione del rendiconto di gestione.
Costruire una coalizione per il 2023
Articolo1, attraverso Pippo Zappulla e Ninni Gibellino e Antonino Landro, rispettivamente segretario cittadino e provinciale di Articolo1, considera il Coordinamento come un strumento per “definire nel merito un’opposizione
costruttiva per quel che resta della legislatura, e per costruire da subito un’alleanza e un progetto per la città capace di presentare alla scadenza idee, proposte e nomi di assoluto prestigio e credibilità”. Le elezioni amministrative nel Comune di Siracusa si terranno nella primavera del 2023.
Italia bocciato
Secondo gli esponenti di Articolo1, “il limite dell’attuale giunta non è quello di essere di sinistra come maldestramente talvolta ci capita di leggere, ma esattamente all’opposto: questa amministrazione, pur avendo dentro alcuni esponenti di valore, non sta portando avanti un chiaro progetto di svolta progressista della città. E’ per evitare di consegnare alla destra il prossimo governo della città che bisogna avviare da subito un nuovo progetto per Siracusa”.
I tre dirigenti criticano l’amministrazione “per la politica dei trasporti, della viabilità e delle attività e impianti sportivi, nelle politiche sociali, nella gestione di Ortigia e nell’abbandono dei quartieri periferici, per dire che la gestione dei rifiuti e del servizio idrico non va proprio” spiegano Zappulla, Gibellino e Landro.
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