“Trovo davvero assurdo, per non dire fuori luogo e di cattivo gusto, l’attacco sferrato da Bruno Marziano contro il deputato regionale del Partito democratico, Tiziano Spada, definito leader di paese”. Lo afferma Paola Gozzo, componente dell’assemblea nazionale del Pd e delegata delle Democratiche di Siracusa in merito alle parole usate dall’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano, nei confronti del deputato Tiziano Spada, frutto degli strascichi del congresso provinciale che ha lasciato segni all’interno del Pd.

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“Marziano ormai lontano dalla politica attiva”

La polemica era iniziata dopo che Spada aveva rivendicato di aver ottenuto, attraverso il congresso, un terzo del partito, da parte sua Marziano aveva replicato sostenendo che l’area Schlein aveva incassato oltre il 70 per cento dei consensi, relegando i bonacciniani di Spada nella riserva territoriale tra Floridia, Solarino e Canicattini, da qui la definizione  di “leader di paese”.

“Trovo vergognoso il livore manifestato da Marziano – dice Paola Gozzo – nei confronti di Tiziano Spada, deputato democraticamente eletto nel partito con il consenso della provincia. Di tutta la provincia. Con ovvi picchi nella realtà dove vive ed è cresciuto. Ma trovo ancora più vergognoso che simili attacchi, intrisi di ostilità, provengano da un esponente del calibro di Marziano che, forse perché da troppo tempo ormai lontano dalla politica attiva, non si è reso conto che il partito non ha più bisogno di livore”.

Scontro totale

Il congresso si è chiuso con il successo di Piergiorgio Gerratana, sostenuto dagli shleiniani, che ha sconfitto largamente Orazio Scalorino, appoggiato dalla corrente di Bonaccini ma tra una settimana si deciderà l’elezione del presidente dell’assemblea del Pd, del tesoriere e si dovrà comporre la Commissione di garanzia.

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“Ormai è abbondantemente superata la stagione degli scontri che hanno condizionato, in questi anni, l’attività politica del Pd e di cui Marziano è stato protagonista. Oggi si sta aprendo una stagione nuova e non possiamo più continuare a dare spazio ad atteggiamenti che appartengono alla preistoria” chiosa Paola Gozzo.