Rigettata al mittente la proposta di Orazio Scalorino, uno dei 4 candidati per la segreteria provinciale del Pd, di introdurre le Primarie al secondo turno. Gli altri 3 concorrenti alla carica di capo del Pd della provincia di Siracusa, Piergiorgio Gerratana, Giuseppe Patti e Claudia Saccà, hanno detto no, sostenendo che questa formula non è prevista nello Statuto, da qui l’accusa a Scalorino di fare disinformazione.

“Scalorino fa disinformazione”

“Nell’avanzare questa richiesta, Scalorino, in alcuni video, genera – dicono i tre – disinformazione e confusione, parlando di primo turno e secondo turno, ma in ossequio al regolamento del Congresso, allo Statuto regionale e allo Statuto nazionale vigenti, per elezione del Segretario provinciale non vi è alcun secondo turno” si legge in una nota congiunta di Gerratana, Patti e Saccà.

Lo scontro nel Pd

La candidatura di Scalorino è sostenuta dal deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, peraltro tra i dissidenti del Pd siciliano che spingono verso un congresso regionale aperto a tutti e contestando il segretario regionale, Anthony Barbagallo, di volerlo riservare ai soli iscritti.

Barbagallo è dell’area Schlein, la stessa di cui fa parte il senatore Antonio Nicita, commissario provinciale del Pd, e che ha individuato in Gerratana il suo candidato. In effetti anche Patti è della corrente della segretaria nazionale ed in corsa per rappresentare l’area siracusana, sotto l’aspetto geografico, tenuto conto che gli altri tre sono della provincia.

Cosa accadrà

Se nessuno dei candidati supererà la soglia del 50% saranno i delegati dell’assemblea ad eleggere il nuovo segretario, evidentemente il gruppo di Scolarino pressa per far votare, in questo “secondo turno”, con i gazebo. Insomma elezioni aperte a tutti ma per organizzare i seggi servirebbe del tempo ma su questo aspetto c’è la netta chiusura dei 3 rivali per la corsa alla segreteria, per cui si farà tutto in un’unica giornata.

“Questa è unica proposta di Scalorino”

“Occorre ricordare a tutte le scritte e gli iscritti che vi è una sola e unica data fissata CPC al 26 gennaio. Peraltro questa data è già slittata rispetto ad una precedente data. Inserita nel regolamento approvato all’unanimità. Non può essere la proposta di modifica della procedura, peraltro disciplinata da regolamenti e statuti, l’unica proposta politica di un candidato per guidare il Congresso. “Per quanto ci riguarda, oggi depositeremo ciascuno la propria lista, le firme raccolte e continueremo a confrontarci con serietà e rispetto di tutte e di tutti sulle proposte concrete per il nostro partito e per la nostra comunità”