“I sondaggi ci danno in crescita a distanza di due anni dalla vittoria alle elezioni”. Lo ha detto a Brucoli il Capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni, che ha parlato alla festa di Fratelli d’Italia in Sicilia dei dati sull’economia italiana.
“L’Italia è ripartita – ha detto Arianna Meloni – e si è rimessa in cammino ed è tornata centrale. Questo lo si deve perché ci siamo liberati dal cancro dell’assistenzialismo e delle mancette elettorali. Il governo ha una visione, c’è un programma che portiamo avanti. Invece, la sinistra si appassiona al gossip che guarda alle vite private, alle cretinate. Noi pensiamo a lavorare.”
“In Europa, siamo centrali, parlavano di isolamento ma abbiamo raggiunto un risultato importante con Raffaele Fitto. Inoltre, abbiamo imposto una stretta all’immigrazione clandestina mentre la sinistra italiana la sponsorizza e porta disastri – dice la Meloni – E poi ci sono le riforme: l’autonomia differenziata, la giustizia ed il premierato. Il nostro export è al quarto posto nel mondo, superando il Giappone”.
“Non parlerò mai a favore di un divieto, però quello che mi stupisce è che se le ragioni di una manifestazione sono abnormi, come in questo caso, le forze politiche facciano finta di niente”. Lo ha detto a Brucoli il presidente del Senato, Ignazio La Russa in merito alla manifestazione del 5 ottobre a Roma a sostegno della Palestina. “Io di cortei vietati ne ho subito tanti – ha detto La Russa – e non erano cortei che avevano come obiettivo minare il diritto alla esistenza di un popolo. Me ne hanno vietato parecchi, in una occasione ce lo vietarono a due ore dal comizio. Io non sono per vietare i cortei sono per giudicare le ragioni dei cortei. Meno ritualismo, meno collo girato indietro – ha detto La Russa – Dobbiamo essere fieri dei nostri ma con lo sguardo rivolto avanti”.
“La sinistra perde perché in questi anni non è cambiata, ma non so se ha mantenuto i suoi valori”. Lo ha detto a Brucoli il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo ad una domanda sull’opposizione.
“Noi anticomunisti, a volte anche viscerali, contestavamo -ha detto La Russa – qualunque scelta del Pci, ma non contestavamo le ragioni ideali che erano poste a base della loro ricetta sbagliata. Contestavamo la ricetta, non il fatto che intere fasce popolazione mondiale, italiane e meridionali avessero bisogno di più giustizia sociale”.
La Russa lancia un’altra stoccata alla sinistra. “La sinistra ha ancora quell’obiettivo? Se non si occupa solo del centro città e dei problemi connessi ai radical chic – aggiunge – si occupa dei diritti. Prima si dedicava alle aspettative di oltre il 51 per cento degli italiani. Loro hanno cambiato i valori alla base della loro battaglia, ma hanno mantenuto quel loro modo di criminalizzare i loro avversari”.