Nessuna illegittimità nel provvedimento con il quale nel febbraio 2013 l’assessore regionale all’economia della Sicilia, su proposta della Banca d’Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo del Credito Aretuseo Banca di Credito Cooperativo di Siracusa, con contestuale sottoposizione all’amministrazione straordinaria.
Il Tar del Lazio ha respinto un ricorso proposto da quaranta soci dell’istituto bancario. Contro il provvedimento di scioglimento, i ricorrenti hanno sollevato una serie di vizi, contestando in particolare – scrive la Gazzetta del Sud – la carenza di motivazione nonché la sussistenza delle asserite gravi irregolarità di gestione.
Il Tar, ha ritenuto che il decreto impugnato non presenta lacune sul piano dei giustificativi che ne hanno determinato l’adozione. Inoltre, secondo i giudici amministrativi dalla documentazione emerge che le valutazioni alla base delle determinazioni impugnate sono state assunte in esito ad una istruttoria esaustiva ed approfondita che ha evidenziato la sussistenza sia di gravi perdite patrimoniali sia di gravi irregolarità nell’amministrazione; e anche con riferimento alle gravi irregolarità nella gestione, emergono considerevoli carenze e disfunzioni del processo del credito tali da denotare una gestione tutt’altro che sana e prudente.