Il gup del Tribunale di Siracusa , Carmen Scapellato, ha disposto il rinvio a giudizio per diffamazione nei confronti delle “Iene”, Dino Giarrusso, attualmente parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle, e Ismaele La Vardera. Al centro della vicenda c’è un servizio televisivo, andato in onda nella trasmissione Le Iene su Italia 1, in relazione alla gestione degli asili nido del Comune di Siracusa, per cui venne iscritto nel registro degli indagati nel marzo del 2016 l’ex assessore all’Urbanistica di Siracusa, Alfredo Foti, salvo poi scoprire che si trattava di un errore di persona. In quell’inchiesta, gli inquirenti ipotizzavano una turbativa d’asta “per l’affidamento della gestione degli asili nido nel comune di Siracusa, in modo da determinare l’esito delle gare”.
Secondo quanto fanno sapere i difensori di Foti, gli avvocati Bruno ed Antonino Leone, Giarrusso e La Vardera confezionarono un servizio sulla vicenda giudiziaria “pur sapendo che c’era una richiesta di archiviazione per l’errore di persona” tagliano corto i difensori dell’esponente politico, il quale, a causa di quell’inchiesta, “fu costretto a dimettersi”.
Il processo a carico di Giarrusso e La Vardera avrà inizio il 4 ottobre del prossimo anno davanti al giudice monocratico di Siracusa. “Il gup ha disposto lo stralcio nei confronti del direttore di Italia 1, all’epoca dei fatti Laura Casarotto per omessa notifica” dicono i difensori di Foti che hanno annunciato un’azione civile nei confronti del sostituto, titolare di quel fascicolo di inchiesta, Marco Di Mauro, trasferito in un’altra sede. “Più volte – dicono i legali – il pm è stato sollecitato a presentare una richiesta di archiviazione in quanto era abbastanza evidente l’errore di persona ma ha perso molto tempo. Una vicenda che ha poi fatto prendere la decisione a Foti di rassegnare le dimissioni da assessore del Comune di Siracusa”.