controllo della polizia stradale a francofonte

Lavoro nero, scovato percettore reddito di cittadinanza in un’azienda

Percepiva il reddito di cittadinanza ma lavorava in nero in un’impresa artigianale. Un operaio di 55 anni, di Francofonte, nel Siracusano, è stato denunciato dalla Polizia stradale.

Il blitz in un’azienda

Gli agenti lo hanno sorpreso all’interno dell’azienda durante un controllo esteso a tutte le ditte del settore automobilistico: è emerso che l’operaio lavorava abusivamente, sprovvisto di ogni copertura previdenziale e assicurativa, e nel corso degli accertamenti si è scoperto che era percettore del reddito di cittadinanza.

Sussidio da 500 euro

Disponeva del sussidio del valore di 500 euro al mese oltre a percepire lo stipendio in nero da parte del datore di lavoro. Entrambi sono stati segnalati per omessa comunicazione della variazione del reddito e/o del patrimonio alla Direzione provinciale dell’Inps di Siracusa ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.

Leggi anche

“Reddito di cittadinanza tolto? Vai a lavorare”, così il ministro Lollobrigida

La denuncia dell’imprenditore

Il datore di lavoro è stato denunciato per “intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera in cambio di una retribuzione sottopagata” oltre alle sanzioni amministrative previste dalla normativa vigente.

Operazione nel Trapanese

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, durante alcuni accertamenti su soggetti sottoposti a misure cautelari, hanno constatato che alcuni soggetti tratti in arresto durante l’operazione Hesperia, del 6 settembre scorso, percepivano ancora il reddito di cittadinanza.

Leggi anche

No all’abolizione del Reddito di Cittadinanza, nuovo corteo a Palermo, “Governo faccia passo indietro”,

Trentacinque indagati, 6 percepivano ancora il reddito di cittadinanza

Tra i 35 indagati (23 in carcere e 12 ai domiciliari), a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose risultavano ancora percettori 6 soggetti per i quali è stato è stato richiesto, dai Carabinieri, la sospensione della concessione del beneficio che ricordiamo non può essere concesso a chi è sottoposto a misure cautelari personali.

Immediata sospensione del beneficio

La richiesta dei militari dell’Arma è stata accettata con immediata sospensione dell’erogazione del beneficio.

 

Leggi l'articolo completo