Gli agenti di polizia hanno denunciato un 32enne di Pachino percettore del reddito di cittadinanza scoperto a lavorare in nero in un negozio. E’ accusato di truffa ai danni dello Stato e contestualmente perderà il sussidio dopo la relazione delle forze dell’ordine all’Inps, l’ente che eroga il contributo.
Nel corso del controllo, i poliziotti hanno individuato, a Pachino ed a Marzamemi, altri due dipendenti, privi di contratti di lavoro, per cui sono scattate per i titolari dei negozi le sanzioni “per un ammontare di oltre 13.000 euro” fanno sapere dal palazzo della Questura di Siracusa.
Poco meno di un mese fa, sempre a Pachino, due cuoce sono state denunciate dalla polizia per truffa ai danni dello Stato, per aver lavorato in nero in un ristorante pur percependo il reddito di cittadinanza Le due donne, di 44 e 45 anni, nelle settimane precedenti, avevano risposto ad un’offerta come cuoche in un ristorante di Pachino.
Tra scegliere di privarsi del sussidio ed iniziare un lavoro regolare, avevano scelto di non rinunciare a nulla, con la complicità del proprietario, che le avrebbe, così, offerto di lavorare in nero. Sarebbero andate avanti per un po’ ma non avevano messo nel conto i controlli degli agenti di polizia che si sono presentati nel locale, trovando le 2 donne in cucina e quando hanno chiesto al titolare i loro contratti è saltata fuori la verità.
Sui terminali dell’Inps, è emerso che le dipendenti beneficiano del reddito di cittadinanza, per cui il sussidio è stato sospeso. Per il proprietario è scattata una sanzione salata per aver impiegato manodopera in nero ed ha rischiato la chiusura dell’attività commerciale ma l’ha scampata perché non solo ha pagato la multa ma ha assunto le due donne con un contratto regolare.