Sul tratto Ispica-Modica dell’autostrada Siracusa-Gela si gioca la dignità di un provincia e dell’intera Sicilia. E’ indispensabile dimostrare che nella nostra terra un cantiere apre e poi chiude in tempi certi restituendo ai cittadini le normali condizioni di viabilità”: così il parlamentare ibleo Nino Minardo interviene sul possibile stop ai lavori sui lotti autostradali 6, 7 e 8 della Sr-Gela nel tratto Ispica-Modica denunciato dalla società che ha vinto l’appalto, la Cosedil, con una lettera al Consorzio Autostradale Siciliano e al Governo siciliano in cui sottolinea il mancato pagamento di oltre 14 milioni di euro destinati ai soggetti impegnati nel cantiere.

“Arteria strategica, stop sarebbe grave danno economico per il territorio”

“Il mancato trasferimento delle risorse – continua Minardo – oltre a bloccare i lavori avrebbe gravi ripercussioni economiche: oltre all’aggravio dei costi per il mancato completamento dei lavori nei tempi previsti potremmo anche perdere preziosi posti di lavoro. L’autostrada Siracusa-Gela è un’arteria strategica e la sua interruzione si traduce in un grave danno economico per il territorio”.

Minardo ha informato il ministro Salvini

Minardo annuncia però un’azione per impedire che il cantiere smetta di lavorare: “In raccordo con l’assessore alle infrastrutture Alessandro Aricò e con il Presidente Schifani ho interessato della questione il ministro Salvini che conto di incontrare nei prossimi giorni per risolvere tutte le criticità e scongiurare lo stop ai lavori” conclude il deputato.

Riaperto dopo quasi 9 anni il viadotto Scorciavacche

In tema di viabilità, c’è da segnalare che ieri Anas ha riaperto al traffico un ulteriore tratto ammodernato dell’itinerario Palermo-Agrigento, tra Villafrati e Mezzojuso, nel Palermitano, compreso tra i km 226 e 227 della strada statale 121 “Catanese” e dove è ubicato il viadotto “Scorciavacche 2”.

La vicenda Scorciavacche

Come è noto, nel dicembre 2014 una sezione della piattaforma stradale in prossimità del viadotto “Scorciavacche 2” subì un cedimento dopo pochi giorni dall’apertura al traffico, a causa di impreviste filtrazioni idriche nel sottosuolo. L’area rimase sotto sequestro fino al mese di marzo del 2017.
Anas ha quindi disposto all’impresa la ricostruzione del corpo stradale danneggiato, mediante la realizzazione di opere di consolidamento a totale carico della stessa impresa, senza alcun aggravio di spesa per le finanze pubbliche.

I lavori a rilento

Per via di una grave crisi finanziaria dell’impresa esecutrice che ha dato luogo a una procedura concorsuale, i lavori sono proseguiti a rilento, anche a causa degli eventi alluvionali del 2018 che hanno danneggiato alcune opere in costruzione. Anas si è comunque prodigata per garantire la ripresa e la prosecuzione delle attività e continua a seguire con attenzione la procedura concorsuale al fine di garantire il completamento dell’intero intervento.
Il tratto aperto al traffico presenta una ​sezione stradale da 10,5 metri, con una corsia per senso di marcia da 3,75 metri e banchine laterali da 1,50 metri.

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