Le chiavi del Porto Grande e la Baia di Santa Panagia di Siracusa sono state consegnate all’ Adsp, Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale. Spetterà adesso al presidente Francesco Di Sarcina la gestione delle due rade siracusane, insieme alle altre, quelle di Catania, Augusta e Pozzallo.
L’incontro a Palermo
L’ufficialità è arrivata nelle ore scorse a Palermo nella sede dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente: l’assessora Giuseppa Savarino, la direttrice generale Patrizia Valenti, il capo di gabinetto Mario Parlavecchio, hanno incontrato Di Sarcina, accompagnato dai funzionari Franco D’Alpa e Massimo Scatà.
Savarino, “servizi portuali all’avanguardia”
“Abbiamo sottoscritto il trasferimento effettivo del porto siracusano, che rimane di proprietà della Regione ma da oggi sarà gestito dall’Autorità di sistema – ha detto l’onorevole Savarino – siamo sicuri e fiduciosi che questa nuova inizio porterà Siracusa ad avere un’infrastruttura e servizi portuali ancora più all’avanguardia, capaci di misurarsi con porti nazionali ed europei e interagire con quelli vicini”.
Il Porto di Siracusa in difficoltà
Il momento del Porto Grande di Siracusa non è certo buono, circa un anno fa la Msc, la famosa compagnia crocieristica ha stralciato Siracusa dai tour nel Mediterraneo dopo che qualche anno prima ci aveva scommesso. Tra le cause di questo divorzio, anche se il colosso italiano ha parlato di un arrivederci, le infrastrutture precarie, soprattutto per i servizi a terra, al punto che il Comune ha dovuto mettere a disposizione dei propri locali.
Il rapporto con il vicino porto di Catania a la sfida con Taormina
Il presidente Di Sarcina, nei mesi scorsi, prima della formalizzazione del passaggio di Siracusa nell’Autorità portuale, aveva spiegato che il Porto di Siracusa ha una vocazione turistica e dunque crocierista, sottolineando che non vi sarebbe stata una vera concorrenza con Catania, sebbene il porto etneo stia prendendo una strada decisamente turistica, delegando le funzioni industriali alla rada di Augusta. La domanda è se davvero Siracusa non rimarrà schiacciata dal peso di Catania, che, peraltro, è più vicina a Taormina, una delle mete più gettonate dai crocieristi.
La Baia di Santa Panagia porta gettito di 12 milioni di euro
Ma la vera gallina dalle uova d’oro è la Baia di Santa Panagia che accoglie le petroliere, quelle che trasportano il grezzo per le raffinerie del Petrolchimico. Il gettito, come riferito dallo stesso Di Sarcina, oscilla tra i 10 ed in 12 milioni di euro, finiti sempre nelle tasche della Regione e dello Stato ma che da ora saranno nelle casse dell’Autorità portuale.
Il tema della Governance, Siracusa è un passo indietro
Un altro nodo è quello della Governance: ogni città che è dentro l’Adsp ha un proprio rappresentante ma gli esponenti di Siracusa e di Pozzallo non potranno votare sulle singole questioni degli altri porti, Catania e Augusta mentre quest’ultimi potranno farlo per Pozzallo e Siracusa.
E’ una disposizione di legge che premia le ex sedi di Autorità portuali ma secondo quanto riferito da Di Sarcina non accadrà nulla in quanto tutti i rappresentanti hanno pari diritti nella pianificazione e soprattutto nel bilancio, il vero strumento di programmazione.
Il sindaco di Siracusa
Un aspetto che, però, non è mai piaciuto al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, mentre il senatore del Pd, Antonio Nicita, tra i promotori dell’inserimento di Siracusa nell’Autorità portuale, si era detto pronto a lavorare per rimuovere quello “squilibrio”.
Di Sarcina, “pronti alla fase operativa”
Già nelle prossime settimane si svolgeranno sopralluoghi, incontri istituzionali e riunioni operative per pianificare al meglio le azioni da intraprendere con l’obiettivo di rilanciare l’area: “Dopo il dovuto iter burocratico di questi mesi – ha sottolineato l’ingegnere Di Sarcina – siamo felici di poter passare alla fase operativa e i nostri uffici sono già al lavoro per rendere in tempi rapidi il porto di Siracusa uno scalo super efficiente, moderno, tecnologico, sicuro, green e soprattutto competitivo. Un ringraziamento sentito alla politica, nella sua rappresentanza sia locale che nazionale, perché ha avallato questo cambiamento con significativo impegno”. In tal senso serviranno interventi di manutenzione, reperimento di fondi attraverso progetti, alcuni dei quali già portati avanti, e pianificazioni strategiche di sviluppo.
Gilistro, “buon lavoro a Di Sarcina”
“A Di Sarcina ed al suo staff, auguri di buon lavoro a Siracusa che, così, entra con il suo Porto Grande nella governance che già si cura dei porti di Augusta, Catania e Pozzallo. Fare squadra e lavorare in maniera
sinergica è il modo giusto per acquisire capacità di concorrenza nel quadro della portualità mediterranea” afferma il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro.
Ternullo, “traguardo importante”
“Desidero esprimere – dichiara la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo – le mie più vive congratulazioni al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, con il quale mi sono anche sentita ieri sera, per il significativo traguardo raggiunto con l’acquisizione della gestione del porto di Siracusa. Questo storico passaggio, sancito formalmente con la consegna delle ‘chiavi’ e la firma del verbale, grazie anche all’impegno dell’Assessore regionale Giusy Savarino, che ringrazio, rappresenta un’opportunità unica per il rilancio infrastrutturale e operativo del nostro territorio”
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