La Procura di Siracusa ha deciso di disporre l’autopsia sul corpo senza vita di Sebastiano Presti, l’operaio edile di 45 anni di Avola, sposato e padre di 2 figli, deceduto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina in via Caldarella, ad Avola.
I magistrati, il Procuratore Sabrina Gambino ed il sostituto Stefano Priolo, devono ancora fissare la data per l’esame autoptico, assolutamente necessario per ricostruire gli ultimi istanti di vita della vittima, caduta dal ballatoio di una casa in ristrutturazione insieme ad altro collega, quest’ultimo ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Secondo una fonte investigativa, il ferito non corre pericoli di vita, non sarebbe stato ancora interrogato, si attende che le sue condizioni migliorino per consentire agli agenti del commissariato di polizia di Avola, al comando del dirigente, Mario Venuto, di poter disporre di un testimone chiave. C’è anche un terzo operaio, che si trovava sulla strada ed avrebbe assistito al dramma che ha coinvolto i suoi colleghi.
Il cantiere dove si è consumata la tragedia è stato posto sotto sequestro: servirà esaminarlo con calma, è probabile che i magistrati si avvarranno di una consulenza tecnica in grado di comprendere lo stato in cui versava quell’immobile ma ciò che più conta è sapere se vi fossero tutte le condizioni di sicurezza in quel luogo di lavoro.
Dall’epilogo dell’incidente, con la tragica scomparsa del 45enne, agli inquirenti sono sorti molti dubbi, in ogni caso saranno sentiti i titolari dell’azienda edile presso cui era alla dipendenze Sebastiano Presti.
I controlli, oltre che sullo stato del cantiere, riguarderanno anche le posizioni dei lavoratori, se insomma risultano assunti con contratti registrati ed a questo stanno già pensando gli stessi inquirenti.
In tanti conoscevano Sebastiano Presti, specie molti suoi coetanei. “Ricordo che ha sempre lavorato, fin da quando era giovanissimo – racconta a BlogSicilia un professionista – e con i suoi sforzi era riuscito a realizzare il sogno di avere una famiglia ed una casa. Siamo tutti senza parole, una tragedia immane”.