Sono diecimila le firme raccolte per chiedere la rimozione del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Lucio Salvatore Ficarra, e del direttore sanitario dell’Azienda sanitaria di Siracusa, Anselmo Madeddu. La petizione è stata sottoscritta sulla piattaforma online change.org e inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza.
Promotore è l’ambientalista siracusano Giuseppe Patti che ha deciso di lanciare la raccolta di firme anche in seguito alla morte del direttore del Parco archeologico Calogero Rizzuto. “A Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia. Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno”.
Nella petizione si chiede come mai “non è stata fatta alcuna ispezione nei principali ospedali dell’isola quando è nata l’emergenza, allo scopo di verificare l’adeguatezza dell’organizzazione e delle misure di sicurezza per la salute di medici, infermieri, operatori sanitari e pazienti, ma si è provveduto solo dopo che è emerso il caso drammatico di Rizzuto”. E inoltre ”perché si è atteso così tanto tempo, nonostante l’emergenza, per autorizzare i laboratori di analisi utili a esaminare i tamponi”.
Aggiornamento al 17 aprile
“Apprendo dalla stampa che l’ambientalista siracusano Giuseppe Patti ha promosso una petizione per
chiedere la mia rimozione da direttore generale dell’Asp di Siracusa. Poiché tale raccolta firme contiene
evidenti presupposti di profilo giudiziario, ho già provveduto a dare mandato al mio legale di denunziare
alla competente autorità giudiziaria il promotore dell’iniziativa avverso il quale sarà anche esercitata
azione risarcitoria”. Lo dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra che con l’occasione invita il promotore a consegnare l’elenco delle firme depositate e a riferire a quale autorità sono state consegnate.
Aggiornamento al 19 aprile
La replica di Giuseppe Patti al direttore dell’Asp di Siracusa
“Trovare il tempo per leggere la petizione, telefonare ad un avvocato, convocare l’addetto stampa e pensare un comunicato stampa, mi fa venire i sensi di colpa per aver distratto così tanto dal suo lavoro manageriale il dott. Ficarra. Trovo quanto mai scomposta la sua decisione di depositare una querela a mio carico, che ha il sapore di una minaccia, che incrina ulteriormente il rapporto con la società civile siracusana. Trovo quanto mai intimidatoria la sua richiesta di entrare in possesso delle firme. Come se fosse alla ricerca delle “serpi in seno”, magari una “caccia alle streghe” a qualche infermiere o a qualche medico dipendente dell’ASP, da poter punire. Il dott. Ficarra è una parte integrante di un sillogismo politico in quanto è un “nominato” dalla politica, alla politica deve rispondere, la politica deve dare risposte ai cittadini, lui deve dare delle risposte ai cittadini.È un dato quanto mai assodato che su 100 contagi nella provincia di Siracusa ben 40 sono avvenuti in ospedale, ogni giorno ci sono reparti che chiudono per la necessità di essere sanificati e medici posti in quarantena. Encomiabili sono gli sforzi del personale medico e infermieristico, ma ancora oggi ci sono contagiati posti in quarantena obbligatoria, “sequestrati” in casa, perché non vengono effettuati i due tamponi necessari per confermare la guarigione. Dott. Ficarra lei continua a non dare risposte continua ad ergersi a bulletto, non rendendosi conto che sta bullizzando una città intera. Lei non ha ancora manifestato quella pietas che si deve ai defunti, chiedendo anche una semplice preghiera per l’arch. Rizzuto.
Lei e il suo staff state mettendo a rischio la salute dei siracusani. Vorrei ricordarLe che la petizione ha un promotore, ma poi diventa proprietà “intellettuale” di chi la sottoscrive e la condivide. Devo farLe notare che, i destinatari della petizione sono il Presidente della Regione Nello Musumeci e l’Assessore alla Sanità Ruggero Razza. Ai quali, come ho comunicato alla stampa, ho consegnato la petizione con le firme e i commenti nella serata di Martedì 14 aprile.
Se ritiene di doverne necessariamente entrare in possesso può chiederle a loro. Io sarò ben lieto di consegnarle qualora mi venissero richieste dall’autorità giudiziaria. Lei, per caso, non ritiene che qualcuno dei 10.000 firmatari si sia sentito minacciato ed intimidito dal suo comunicato? Non pensa che qualcuno potrebbe ritenere giusto rivolgersi alla magistratura per cautelarsi? Lei a quanto pare non pecca solo in managerialità, ma pecca enormemente in saper vivere!”
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