Una commissione di indagine prefettizia si è insediata oggi al Comune di Pachino, nel Siracusano. E’ composta da tre funzionari della Prefettura di Siracusa e accederà agli atti del Comune per “verificare eventuali possibili forme d’infiltrazione o di condizionamento, di tipo mafioso o similare, tali da compromettere il regolare svolgimento dei servizi ovvero il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione comunale” spiega la Prefettura di Siracusa.
La commissione è stata nominata dal prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo, su indicazione del ministro dell’Interno. Sarà coadiuvata da un nucleo di supporto composto da rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio. L’accesso ispettivo dura tre mesi, prorogabili di ulteriori tre. A Pachino, nelle scorse settimane, un’indagine della polizia ha portato alla scoperta degli autori di un attentato incendiario nei confronti di un avvocato e della minacce di morte nei confronti del giornalista Paolo Borrometi.
«Abbiamo sempre contrastato il malaffare e qualsiasi tentativo di illegalità nel Comune. Accogliamo con serenità la notizia dell’insediamento della Commissione prefettizia: ci darà la possibilità di accertare la legittimità di tutta l’attività di questa amministrazione». A dichiararlo è il sindaco, Roberto Bruno, a seguito dell’insediamento al Comune di Pachino della Commissione prefettizia che indagherà per capire se ci sono presupposti di condizionamento dell’attività dovuta a ipotesi di infiltrazione mafiosa in consiglio comunale. «Escludo – ha continuato il sindaco Bruno – ogni tipo di coinvolgimento della mia maggioranza ma non solo: sarà l’attività stessa della commissione che farà emergere l’integrità della condotta di questa amministrazione e la legittimità di tutti gli altri prodotti». La commissione avrà tre mesi di tempo, prorogabili per ulteriori tre mesi, in cui lavorerà sugli atti dell’ amministrazione.