La Procura di Siracusa ha emesso un avviso di conclusione indagini per omicidio stradale nei confronti di un quarantanovenne siracusano alla guida di un’ambulanza che, nel maggio scorso, travolse un uomo in sella ad uno scooter durante una gara ciclistica. Una tragedia nella tragedia perché la vittima, Fortunato Marino, 54 anni, dipendente dell’agenzia delle Entrate, era tra gli organizzatori della manifestazione, intitolata al padre scomparso.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dal pm della Procura di Siracusa, Gaetano Bono, Marino, dopo essersi reso conto delle difficoltà di un ciclista, fermo sulla carreggiata, avrebbe accelerato per prestargli soccorso ed impedire che venisse travolto. Una manovra talmente veloce e brusca, nella tesi del magistrato, che avrebbe impedito al conducente dell’ambulanza, difeso dall’avvocato David Buscemi, di evitare l’impatto.
L’accusa ritiene che le responsabilità in questo incidente non sono tutte della parte del quarantanovenne, anzi darebbe quote di colpa anche al dipendente dell’Agenzia delle entrate “che con negligenza, imprudenza ed imperizia conduceva il motociclo non riuscendo ad avvalersi dello spazio di evitamento direzionale e frenando bruscamente, tanto da rovinare a terra” scrive il pm nell’avviso di conclusione indagini.
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