La Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale il conducente della Fiat 500 finita sabato notte contro un muro sulla Provinciale 26 tra Pachino e Rosolini in cui ha perso la vita Nino Malandrino, 19 anni, portiere del Rosolini calcio.
Nelle ore successive alla tragedia, il giovane, anche lui calciatore, era finito sotto osservazione dei magistrati e dei carabinieri, al fine di comprendere le sue responsabilità nello schianto mortale. In quella stessa auto, c’era pure un altro amico, rimasto ferito insieme al conducente: entrambi sono stati trasferiti all’ospedale Di Maria di Avola ma ormai sono fuori pericolo, stando ad alcune fonti investigative.
Il portiere del Rosolini, invece, è morto poco dopo per vie delle gravi lesioni su alcuni organi vitali, infatti quando sono arrivati i soccorsi per tentare di tenerlo aggrappato alla vita non c’era più nulla da fare. E’ spirato e sarebbero stati i carabinieri a comunicare la tragica notizia alla famiglia. In obitorio sono arrivati i parenti, gli amici ed i compagni di squadra del Rosolini calcio, distrutti pure loro dalla drammatica scomparsa di Nino.
Ieri si sono celebrati nella chiesa Madre di Pachino, i funerali del ragazzo, sulla cui bara è stata lasciata la sua maglia da portiere. Tanta la commozione durante il rito funebre e poco dopo l’uscita dalla chiesa il feretro, portato a spalla, è stato salutato dagli applausi di chi era rimasto fuori.
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