“Non si evidenziano valori di concentrazione di inquinanti singolarmente rilevanti ed univocamente
correlabili all’evento”. E’ quanto indicato nel verbale redatto dall’Arpa, agenzia regionale di protezione ambientale, che ha compiuto i campionamenti dell’aria dopo l’incendio alla Ecomac, l’azienda che gestisce una piattaforma di rifiuti tra Priolo ed Augusta,, causato presumibilmente da un fulmine.
Presenza di naftalene
“Unico inquinante potenzialmente correlabile con l’evento e con la presenza di “fenomeni di fumosità grigiastra” visibili in lontananza, nei luoghi dell’incendio, è rappresentato dal naftalene, presente in concentrazione pari a 25,5 µg/Nm3” si legge nel rapporto inviato alla Prefettura, ai Comuni di Siracusa, Priolo, Augusta e Melilli, ed al comando dei vigili del fuoco.
Le preoccupazioni dei sindaci
Nelle ore successive al rogo, i sindaci dell’area industriale, compreso quello di Siracusa, avevano chiesto alla popolazione di chiudere le finestre per via del fumo sprigionatosi dall’incendio alla Ecomac. Il timore, non detto esplicitamente, era che vi fosse una concentrazione di diossina, per via della presenza di plastica.
Le richieste degli ambientalisti
Le associazioni ambientaliste Natura sicula e Punta Izzo, nei giorni scorsi, hanno chiesto l’accesso agli atti per far emergere se la proprietà dell’impianto avesse adottato tutte le misure di sicurezza in caso di incendio. Gli ecologisti hanno sollevato delle perplessità. “La caduta della linea elettrica ad alta tensione nel piazzale esterno al capannone, che sarebbe stata all’origine dell’incendio scoppiato lunedì, figurava tra i possibili scenari incidentali”.
Ed ancora, “i tecnici della Regione avevano pertanto prescritto all’azienda di destinare le aree più prossime alla
proiezione verticale della linea elettrica “esclusivamente per i materiali non combustibili (vetro e metallo)”, rispettando in ogni caso una distanza di sicurezza non inferiore a 5 metri lineari “tra il perimetro dell’area esterna adibita allo stoccaggio del materiale combustibile lavorato (ecoballe) e la proiezione verticale della linea elettrica aerea che sovrasta il piazzale esterno”.
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