Si è conclusa con quattro rinvii a giudizio e una sentenza di non luogo a procedere l’udienza preliminare relativa all’inchiesta “Hybla”, relativi agli incendi nell’area di Avola antica e nella riserva di Cava Grande del Cassibile avvenuti il 14 agosto del 2020.
Il Gup del Tribunale di Siracusa ha invece pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti del dirigente del Comune di Avola imputato di avere omesso di predisporre e sottoporre al Consiglio Comunale di Avola l’atto di aggiornamento dell’elenco catastale dei soprassuoli già percorsi dal fuoco, in quanto non è stato ritenuto competente a provvedervi. L’apertura del dibattimento del processo è stata fissata per il 16 febbraio del 2024.
Nel corso dell’udienza è stata accolta dal Gip la costituzione di parte civile del Comune di Avola e delle associazioni Legambiente, Natura Sicula e Acquanuvena, difese dall’avvcato Paolo Tuttoilmondo.
“Il cosiddetto “Catasto degli incendi boschivi”, previsto dalla legge n. 353/2000, è uno strumento fondamentale per combattere il fenomeno degli incendi boschivi, di cui il Comune di Avola si è dotato soltanto nel luglio del 2021 e di cui sono privi molti comuni della provincia, o perché non lo hanno mai adottato o perché non lo aggiornano annualmente” spiegano Legambiente (Francesco Gallo), Natura Sicula (Fabio Morreale), Acquanuvena (Saro Cuda)
“Tale strumento, redatto con l’ausilio del Corpo Forestale, imponendo sui terreni percorsi dal fuoco una serie di vincoli come il divieto di pascolo e di caccia per dieci anni, impedisce lo sfruttamento economico dei terreni in modo da dissuadere gli utilizzatori delle aree ad appiccare dolosamente gli incendi per consentire una migliore crescita di vegetazione più adatta al pascolo rispetto a quella naturale” spiegano gli ambientalisti.
Le associazioni chiedono di verificare l’esistenza in tutti i Comuni di catasti degli incendi aggiornati e provvedere a nominare commissari ad acta in quelli inadempienti.
“Per evitare infine che l’inadempimento o il grave ritardo nella predisposizione del “Catasto degli incendi boschivi” rimangano impuniti, ogni comune deve provvedere alla nomina di un responsabile analogamente a quanto previsto per il contrasto all’abusivismo edilizio, con sanzioni per le inadempienze a carico dei funzionari e delle amministrazioni” concludono.