La produzione netta di energia elettrica complessiva in Sicilia è di 19.781 gigawattora anno, di cui 5.083 GWh/anno da fonte rinnovabile, pari al 25,7% del totale e ciò grazie ai 44.683 impianti diffusi in tutti i Comuni. In Sicilia, nel 2016 le Fonti Rinnovabili di Energia (FER) hanno confermato il proprio ruolo di primo piano nel panorama energetico regionale, trovando impiego diffuso sia per la produzione di energia elettrica, sia per la produzione di calore.
Il 100% dei Comuni della Regione Sicilia possiede sul proprio territorio almeno un impianto da fonte rinnovabile. Escludendo il grande idroelettrico, sono 108 i Comuni che grazie alle fonti rinnovabili producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie. Sono 10 i Comuni che possiamo definire 100% elettrici e che meglio rispondono, teoricamente, al fabbisogno elettrico dei territori non solo dal punto di vista quantitativo ma anche di mix di impianti. Teoricamente, perché tutta questa energia viene immessa in rete, e dalla rete, distribuita ai consumatori finali.
È quanto emerge dall’edizione regionale del rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, realizzato grazie al contributo di Enel Green Power, che da 12 anni fotografa lo sviluppo delle fonti rinnovabili nei territori italiani, presentato questa mattina a bordo del Treno Verde, il convoglio ambientalista di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che è arrivato oggi a Siracusa (dove sarà in sosta fino a domenica al binario 1 della stazione centrale).
Un percorso in 12 città italiane per chiedere all’Europa obiettivi più stringenti e sfidanti nel Pacchetto Energia e Clima 2030, ancora in fase di discussione, e all’Italia di svolgere un ruolo da leader sul clima, con politiche più ambiziose, per dare maggiore concretezza e solidità al cambiamento già in atto per traghettare il nostro Paese verso la totale decarbonizzazione del proprio sistema energetico. Il Treno Verde, inoltre, in ciascuna delle sue tappe, in occasione della proclamazione da parte dei Ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo del 2018 Anno nazionale del cibo italiano, ospita a bordo degustazioni di cibi prodotti con l’uso di energia 100% rinnovabile autoprodotta.
All’inaugurazione della tappa siciliana del Treno verde e alla presentazione di Comuni Rinnovabili Sicilia hanno preso parte Claudia Casa, direttrice Legambiente Sicilia, Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente, Paolo Tuttoilmondo, Legambiente Siracusa, Francesco Italia, vice sindaco del Comune di Siracusa, Andrea Girolamo Cicero, responsabile Hydro Area Sud di Enel Greenpower, Pietro Coppa, assessore all’ambiente del Comune di Siracusa, e Maurizio Mancarella, direttore Trenitalia Regionale Sicilia.
Da oggi al 2030 il passo è breve e l’Italia e l’Europa hanno ancora molta strada da fare senza perdere altro tempo: gli attuali impegni di riduzione delle emissioni non bastano mentre il surriscaldamento climatico è destinato a salire pericolosamente. Per invertire questa tendenza l’Europa deve portare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 1990 ad almeno il 55% al 2030, azzerandole di fatto entro il 2050. Un obiettivo ambizioso ma possibile sia tecnicamente che economicamente, e in grado di portare benefici al nostro Paese, con una riduzione delle importazioni del 34% rispetto al trend attuale, facendo risparmiare all’UE 400 miliardi di euro l’anno in bolletta. Basti pensare che le stime europee dichiarano che con una copertura del 35% da rinnovabili sui consumi finali lordi si salverebbero 13 milioni di vite grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, si creerebbero 2,1 milioni di nuovi posti di lavoro e si risparmierebbero 550 miliardi l’anno per la riduzione delle importazioni energetiche.
“In questi anni le fonti rinnovabili hanno non solo superato il 32% del fabbisogno elettrico nazionale, ma grazie al milione di impianti di tutte le taglie e distribuite su tutto il territorio italiano, hanno rivoluzionato il sistema energetico del nostro Paese – spiega Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente – Già dal 2015, infatti, il 100% dei Comuni italiani possiede almeno un impianto da fonte rinnovabile. Oggi l’Italia ha l’esigenza di decidere come arrivare al 2030 e poi al 2050 in linea con la SEN (Strategia Energetica Nazionale) ma per farlo deve disporre di un piano del clima ambizioso e regole chiare e trasparenti che consentano di farlo”.
In Sicilia, è il solare fotovoltaico la tecnologia più diffusa in termini numerici, con il 98,8% degli impianti, seguiti dall’eolico con l’1,1% e da impianti idroelettrici e alimentati da biomasse. La potenza efficiente netta degli impianti a fonti rinnovabili installati si attesta a 3.335 MW rappresentando circa il 39% della potenza netta disponibile nella Regione. Tra questi l’eolico la tecnologia con maggior potenza installata pari a 1.791,5 MW (45,8%), seguito dal solare fotovoltaico con 1.344 MW (34,4%) e dagli impianti idroelettrici 704,2 MW (18%).
La produzione netta di energia elettrica complessiva in Sicilia è di 19.781 GWh/anno di cui 5.083 GWh/anno da fonte rinnovabile, pari al 25,7% del totale. Il maggior contributo arriva dall’energia del vento 3.017,7 GWh/anno seguita dall’energia solare con 1.713,9 GWh/anno che coprono insieme circa il 93% della produzione totale di energia da fonti rinnovabili. In Sicilia la crescita delle rinnovabili è stata inesorabile negli ultimi anni sia per la potenza installata che per la produzione di energia. Dal 2010 al 2016 si è passati da 2,3 GW a 3,3 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, con un complessivo +43,6%.
“Anche la Sicilia deve fare la sua parte prevedendo da subito un piano per un futuro 100% rinnovabile a partire dalle isole minori e per una mobilità elettrica sostenibile – aggiunge Claudia Casa, direttrice Legambiente Sicilia – Non solo, anche i Comuni devono essere protagonisti nella spinta all’innovazione energetica, attraverso piani di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato. Per raggiungere obiettivi ambiziosi saranno fondamentali ricerca e sviluppo e l’uscita definitiva dalle fonti fossili. Sono queste le proposte che Legambiente lancia a bordo del Treno Verde affinché si possa avviare quella transizione energetica verso un modello democratico e sostenibile. Per raggiungere gli obiettivi di autosufficienza energetica è necessario promuovere un ruolo attivo dei cittadini ma anche delle piccole imprese incentivando tutte le forme di autoproduzione da fonti rinnovabili al fine di stimolare lo sviluppo di un nuovo sistema energetico e portare vantaggi diretti alle famiglie” conclude Casa.
Gli esempi virtuosi non mancano: sono nove infatti i “I RinnovABILI” che Legambiente ha premiato a bordo del Treno Verde nella tappa siciliana, ovvero realtà che hanno scommesso su nuovi modelli energetici attraverso rinnovabili, efficienza, nuove forme di mobilità sostenibile e che fanno a meno di petrolio, gas e carbone.
Particolare attenzione ai temi ambientali e della sostenibilità, scegliendo la fonte eolica, il solare e la legna prodotta nel bosco aziendale di 80 ettari per soddisfare tutti i fabbisogni energetici elettrici e termici, è stata posta dall’Azienda agrituristica Monaco di Mezzo, dove è stato attivato un impianto di biogas da 100 kW in grado di valorizzare scarti e sottoprodotti delle produzioni aziendali. Con metodi di produzione biologici e certificati, l’agriturismo utilizza infatti solo concimi naturali e gli animali degli allevamenti, bovini e ovini, possono pascolare allo stato brado nutrendosi dell’erba dei pascoli attorno all’azienda, non subendo stress di alcun tipo.
Nata da un progetto di recupero del territorio, sul versante orientale dell’Etna, la Bagol’Area Azienda Bioagricola conta sulla copertura del 95% del proprio fabbisogno grazie ad una rete di teleriscaldamento connesso ad un impianto biomassa da 120 kW alimentato da scarti provenienti dalla manutenzione del bosco e dalle lavorazioni agricole. A questa si aggiungono 150 mq di pannelli solari termici, un impianto fotovoltaico da 12 kW di potenza, veicoli elettrici a disposizione di ospiti e residenti, oltre ad un impianto di fitodepurazione.
L’Azienda Agricola Val Paradiso, nata nel 1980 nel cuore della Sicilia a Naro (AG) e proprietaria di un moderno frantoio. Tutte le strutture aziendali sono alimentate dall’uso combinato di un impianto mini-eolico da 11 kW, da un impianto fotovoltaico da 52 kW e da un impianto termico a biomasse. La produzione elettrica totale annua è di 100.000 kWh pari a 44,65 tonnellate di CO2 non emesse per un risparmio di 18,70 tonnellate equivalenti di petrolio. Il consumo annuo è stimato intorno ai 70.000 kWh.
A San Filippo del Mela, in provincia di Messina, all’interno del polo energetico integrato, la società A2A ha realizzato il primo impianto solare termodinamico al mondo a sabbia per l’accumulo dell’energia termica in grado di funzionare anche in assenza di irraggiamento, di notte o in presenza di cielo nuvoloso. La struttura, che si estende su una superficie totale di 2,25 ettari, ha una capacità di 2 MW termici di energia e genera una produzione giornaliera di vapore pari a 20,5 tonnellate.
Sono diversi gli interventi di riqualificazione energetica a favore della scuola materna e di quella elementare-media realizzati dal Comune di Ferla. Qui sono stati installati complessivamente 11 mq di solare termico e 116 kW di fotovoltaico per una copertura del fabbisogno termico ed elettrico rispettivamente del 26% e del 36%. Inoltre presso la scuola elementare è stato realizzato un impianto a pompa di calore dotato di sistema di avviamento controllato dei compressori, al fine di ridurre il consumo di corrente del 40% in fase di avvio. Mentre presso la scuola materna sono stati invece effettuati interventi di riqualificazione energetica che comporteranno un risparmio energetico quantificato in 21.249 kWh/anno e un incremento di quattro classi energetiche dell’edificio.
Nel Comune di Petralia Sottana (PA), invece, all’interno del Parco delle Madonie in località Piano Battaglia, ad un’altezza di 1500 m, si trova il Rifugio Grifone oggetto di significativi interventi di riqualificazione energetica e di un impianto solare termico da 3,75 mq e l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Situata nel Comune di Menfi (AG), la Scuola elementare Norino Cacioppo è stata oggetto di un intervento di riqualificazione volto a migliorare le prestazioni termiche della struttura e a diminuire i costi di gestione invernali per il riscaldamento oltre che dare beneficio anche durante la stagione estiva. Qui sono stati realizzati due porticati con copertura fotovoltaica ciascuno di una potenza di 5,4 kW per complessivi 10, 8 kW. Questo intervento, sommato alla potenza elettrica derivante dall’impianto fotovoltaico preesistente di 6,50 kW posto sul tetto della scuola, consente la piena autonomia della struttura scolastica dalla pubblica rete elettrica.
Sempre nel Comune di Menfi si trova la Tenuta dei Mille, azienda vinicola che si estende per una superficie di circa venti ettari dove un impianto fotovoltaico totalmente integrato sul tetto aziendale da 54 kW produce annualmente circa 74.548 kWh di energia elettrica per un risparmio di CO2 di circa 37,6 ton/anno.
Il Comune di Ragusa invece ha recuperato un immobile in completo stato di abbandono per utilizzarlo come scuola materna. La masseria, costruita nel 1912, oltre all’adeguamento sismico ha necessitato di opere per l’efficienza energetica ed è stato installato un impianto fotovoltaico da 6 kW sulla copertura del porticato per rendere autosufficiente la scuola nei consumi elettrici. La scuola è stata inaugurata il 15 gennaio 2018, attualmente ospita 75 bambini. Inoltre, per la riduzione dei consumi idrici sono stati realizzati due impianti indipendenti: di acqua potabile alimentato dall’acquedotto comunale; di acqua proveniente dal pozzo e dalla raccolta di acqua piovana, per irrigare l’area a verde e alimentare le cassette wc.
Commenta con Facebook